Pubblicato il

Frutta e verdura combattono il declino cognitivo

Quali sono gli alimenti amici del cervello? Lo ha svelato una ricerca pubblicata sulla rivista Neurology

verdura, declino cognitivo
Courtesy of©Foxys_forest_manufacture/iStock

Quando si parla di dieta, spesso, si fa riferimento a un regime alimentare da adottare al fine di perdere peso. Ma non sempre è così. Mangiare in maniera sana ed equilibrata è importante, in generale, per mantenersi in salute. Stando a quanto riporta in Daily Mail potrebbe addirittura scongiurare il declino cognitivo. Il Dott. Meike Vernooij, dell’University Medical Center di Rotterdam, ha dimostrato i benefici del consumare molte verdure, frutta e pesce e poche bevande zuccherate. Ciò sarebbe associato a un volume cerebrale in media di due millilitri maggiore rispetto agli altri. Basti pensare che una riduzione del volume del cervello di 3,6 ml corrisponde a un anno di invecchiamento.

Alimentazione e declino cognitivo

La ricerca, pubblicata su Neurology (rivista medica dell’American Academy of Neurology), ha portato i ricercatori ad analizzare un campione di 4.213 adulti. A tutti i partecipanti (età media 66 anni e privi di segni di demenza) è stato chiesto di compliare dei questionari. Lo scopo? Determinare le loro abitudini alimentari nell’ultimo mese. La qualità della dieta è stata valutata sulla base delle linee guida olandesi. Si sono concentrati in particolare sui seguenti alimenti: verdura, frutta, cereali integrali, legumi, frutta secca, latticini, pesce, tè, grassi, carne, bevande zuccherate, alcol e sale.

Inoltre, i partecipanti sono stati sottoposti a delle scansioni tramite risonanza magnetica. L’obiettivo?  Determinarne il volume cerebrale, il numero di eventuali lesioni e la presenza di piccole emorragie del cervello.

Dieta e salute

Precedenti studi avevano dimostrato che, a un maggiore volume cerebrale, era associata anche una migliore capacità cognitiva. Per tale ragione qualsiasi iniziativa volta a migliorare la qualità della dieta potrebbe avere anche un impatto positivo sulla salute del cervello delle persone anziane” – ha dichiarato il Dott. Vernooij.

I ricercatori precisano inoltre che lo studio è stato condotto solo su persone che vivono nei Paesi Bassi. Proprio per questo, infatti, potrebbe non essere applicabile ad altre popolazioni. “Saranno necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati e per studiare le modalità attraverso le quali la dieta possa realmente influenzare il cervello” – ha concluso poi Vernooij.

Stile.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Stile.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.
Categorie BeautyTag

Potrebbe interessarti