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Merendina sempre più sana per la gioia dei golosi

Mangiare una merendina non è più un attentato alla linea e alla salute. Una ricerca di AIDEPI dimostra che i nuovi prodotti hanno meno grassi, zuccheri e calorie di quelli fatti in casa

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Ufficio Stampa AIDEPI

Le merendine sono sempre state uno degli snack più discussi e controversi. Tanto amate dai consumatori, quanto criticate  da dietologi, nutrizionisti e mamme particolarmente attente ad un’alimentazione sana. Ma la merendina, oggi, non è più quella di una volta, ed anzi, adesso sembra aver messo d’accordo tutti. Gli accordi tra le industrie dolciarie ed il Ministero della Salute prevedevano un impegno da parte dei produttori nel rendere le loro merendine più sane ed adatte ad un regime alimentare equilibrato. Tra gli obbiettivi fissati si annoverava, ad esempio, una riduzione dei grassi e dell’apporto calorico della singola merendina. Ebbene, i dati di una recente ricerca di AIDEPI (Associazione delle industrie dolciarie italiane) dimostrano che i nuovi prodotti dolciari sono andati ben oltre le aspettative e gli obbiettivi fissati.

merendina
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Meno grassi , zuccheri e calorie rendono la merendina più sana

Gli accordi del 2008 presupponevano, tra l’altro, la riduzione dei grassi saturi nei prodotti dell’industria dolciaria. In particolare, l’obbiettivo era quello di scendere sotto la soglia dei 10 grammi per ogni singolo pezzo del peso circa 35 grammi. Nel 2008, infatti, le merendine contenevano in media 11 grammi di grassi saturi. Quelle attuali, invece, ne contengono in media 8,8. Non soltanto si è scesi nettamente sotto la soglia stabilita, ma si è assistito ad una riduzione di circa il 20% di grassi saturi contenuti. Stesso discorso vale per gli zuccheri, ridotti del 30%. Si è passati dai 35 grammi per 100 grammi di prodotto del 2008 ai 25 grammi ogni 100 del 2017. Anche le porzioni, oggi, sono più piccole ed adatte ad un regime alimentare più sano.

Non meraviglia, dunque, che le nuove merendine forniscano anche un apporto calorico più ridotto rispetto alle loro “antenate”. Oggi una merendina ha, in media, 157 calorie. Ma non mancano quelle che ne hanno appena 115. Perfette per uno spuntino leggero. Con grande soddisfazione dei nutrizionisti che si sono trovati a constatare che questi nuovi prodotti hanno, in media, un contenuto di grassi, zuccheri e calorie inferiore anche alle più classiche merende fatte in casa. Dai panini con il prosciutto, sino alle crostate.

Merendina
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Più trasparenza e più tranquillità

A tutto questo si aggiunge un’etichettatura più chiara e trasparente. I prodotti dell’industria dolciaria, oggi, hanno etichette più ricche di informazioni utili. In modo tale da poter bilanciare la propria dieta nella maniera più corretta. Tutte le etichette, ad esempio, oggi riportano l’incidenza in percentuale di ogni merendina rispetto all’apporto energetico giornaliero raccomandato. Se si è potuto arrivare a tali risultati è grazie ad una ricerca continua e approfondita. Le aziende, infatti, investono circa 20 milioni di euro in ricerca. Ogni prodotto viene studiato fino a 5 anni prima di essere commercializzato. Ogni anno vengono studiati circa 100 prodotti, e sono 20-30 quelli che vengono lanciati sul mercato.

Il riscatto dei golosi

Tutto questo non può che rendere felici i consumatori più golosi che non hanno mai smesso di amare le merendine. Consumatori di ogni età, peraltro. I ragazzi fino ai 14 anni rappresentano, infatti, soltanto il 31% del mercato delle merendine. Il 59% dei consumatori è rappresentato, invece dagli under 35. Ma le amano anche i golosi tra i 40 e i 50 anni, e persino gli over 60. Per la maggior parte dei consumatori la merendina è lo spuntino ideale di metà mattinata o metà pomeriggio. In molti le scelgono anche per la colazione e solo in pochi, invece, come dolce di fine pasto a pranzo o cena. Il dato più curioso? Gli adulti tendono a scegliere le stesse merendine che consumavano durante l’infanzia. A dimostrazione del valore affettivo di certi prodotti ormai divenuti storici.

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