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Millennials a rischio di depressione (se soli)

La tendenza a isolarsi porta all’aumento di malattie mentali. Lo studio

Generazione Y
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Generazione Y: giovani, indipendenti, svegli e pronti a costruirsi un futuro. Ma se i Millennials sono solitari, possono esserci problemi. Di salute prima di tutto.

Le relazioni, per quanto spesso possano essere impegnative, giovano alla salute mentale. È quando si è isolati dal mondo esterno che possono presentarsi problemi. Aumenta lo stress, spesso la fame nervosa e a volte, porta al rischio di morte. Lo svela uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Medicine. La Generazione Y presenta il doppio del rischio di sviluppare problemi di salute mentale come la depressione e l’ansia. Ma attenzione: solo se ha la tendenza a isolarsi.

Solitudine e salute: il rapporto nella Generazione Y

Come riporta il Business Insider, i ricercatori del King’s College London hanno analizzato 2.066 gemelli in Inghilterra e Galles. Tutti facenti parte della Generazione Y, sono stati interrogati su esperienze di vita, relazioni, solitudine e salute mentale e fisica.

Il 7% dei partecipanti ha affermato di sentirsi solo, mentre il 23-31% ha dichiarato di sentirsi “escluso” e senza una compagnia di amici. Nel complesso, la solitudine riscontrata nella Generazione Y era associata a un problema di salute mentale. Ma anche a un aumento del 38% del rischio di essere disoccupati. Inoltre, gli individui “solitari” erano più propensi al vizio del fumo e all’assenza di attività fisica.

I più giovani sono i più soli

Un precedente studio sulla solitudine ha rilevato che, contrariamente a quanto si possa pensare, gli anziani non sono le persone più colpite. La solitudine colpisce maggiormente adolescenti e gli appartenenti alla Generazione Y.

Gli studiosi collegano questo fenomeno all’uso eccessivo dei social media. Ma si tratta di un utilizzo scorretto di piattaforme come Facebook o Instagram. Quando il contatto con il mondo esterno si risolve solo tramite lo schermo di uno smartphone, il problema c’è di sicuro. Se invece chat e foto sono solo un corollario della nostra vita, un divertimento, allora la nostra salute mentale è preservata.

In un articolo su Forbes , Caroline Beaton ha parlato di un altro possibile motivo per cui la Generazione Y trascorre la maggior parte del tempo sui social. La solitudine – ha dichiarato – può essere contagiosa. Uno studio del 2009 ha mostrato come le persone hanno il 52% di probabilità in più di isolarsi se sono collegate a qualcuno che ha questo atteggiamento verso l’esterno.

Il “solitario” può anche agire in maniera ostile come atteggiamento di difesa. I partecipanti allo studio avevano solo 18 anni ed è molto probabile che i loro livelli di solitudine cambino con la crescita. Sentirsi soli non è di per sé un problema di salute mentale, ma potrebbe portare, a lungo andare, a depressione, ansia e in alcuni casi, a morte precoce. Sarebbe utile superare le difficoltà di relazionarsi con chi pone una chiusura verso l’altro. Portarlo lentamente a confrontarsi con nuove conoscenze e nuove amicizie. Soprattutto se la voglia di star soli appartiene a chi è in giovane età.

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