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Cani infelici? Come capire i nostri amici a 4 zampe

Nonostante si condivida la vita con i nostri amici pelosi, non è sempre semplice interpretare i comportamenti dei cani. I consigli degli esperti per capire quando non sono felici

Cani
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Siamo abituati a considerarli come membri della famiglia. A trattarli come fossero dei figli o dei fratelli. Ma talvolta comportarsi con i cani come fossero delle persone non è il modo migliore per renderli felici. I nostri amici a quattro zampe hanno il loro carattere e la loro personalità. Non è semplice individuare un codice di comportamento che si riveli efficace con ognuno dei nostri cuccioli. Ma gli espeti di comportamento animale Melissa Starling and Paul McGreevy, dell’Università di Sidney, rivelano quali sono gli errori più comuni che talvolta si commettono nell’interpretare i segnali che ci inviano i nostri amici pelosi. Il Daily Mail spiega quali sono.

Alcuni dei nostri comportamenti mettono i cani a disagio

Un errore che non si dovrebbe fare è quello di attrbuire pensieri umani ai nostri amici animali. Il fatto che a noi piaccia condividere gli spazi e gli oggetti con chi ci sta a cuore non significa che piaccia anche ai cani. A volte, anzi, i nostri amici con la coda preferiscono avere ciò amano tutto per sè. E potrebbero, dunque, non essere sempre necessariamente pronti ad accogliere altri ospiti pelosi nella propria casa. Allo stesso modo potrebbero non gradire gli abbracci e le eccessive manifestazioni di affetto. Gli arti dei cani, infatti, non sono fatti per cingere gli altri. Ricevere, quindi, un abbraccio potrebbe dar loro la sensazione di essere costretti.

amare il cane

Can che abbaia… potrebbe sentirsi in difficoltà

Ringhiare ed abbaiare non sono sempre manifestazioni di agressività. Anzi, talvolta il nostro amico peloso potrebbe, semplicemente, cercare di prendere le distanze. Potrebbe semplicemente sentirsi a disagio e prendere sicurezza. Allo stesso modo, un cane esageratamente amichevole ed espansivo potrebbe, al contrario, cercare semplicemente di alleviare l’ansia che scaturisce dall’incontro con un suo simile o un umano. Il ringhio e l’abbaio, in ogni caso, non sono il primo sintomo di una sensazione di disagio. Bisogna, piuttosto, preoccuparsi quando il nostro cane cerca di distogliere lo sguardo, contrae i muscoli del muso, solleva una zampa o si lecca le labbra.

Un cane ha bisogno di nuovi stimoli

Un errore che spesso si commette con il proprio cane è quello di pensare che gli piaccia rilassarsi insieme a noi. Spesso dimentichiamo che mentre noi siamo a lavoro o in giro per commissioni, il nostro cane rimane a casa. Perciò il desiderio che sentiamo di buttarci sul divano davanti alla TV appena rientrati non necessariamente coincide con quello del nostro amico peloso che, invece, ha avuto occassione di rilassarsi per tutto il giorno. Ciò che desidererebbe da noi sarebbe, piuttosto, che lo si portasse a fare una passeggiata. O che gli si proponesse una qualunque attività che contribuisca a spezzare la routine.

Allo stesso modo non bisognerebbe fare l’errore di pensare che un bel cortile o un giardino sostituiscano le passeggiate. Ai cani piace vedere posti nuovi, avere sempre degli stimoli. Per loro il cambiamento è quanto di più divertente si possa offrire. Quando, però, si trovano in un ambiente nuovo, non possiamo aspettarci che siano vigili e concentrati come quando sono in casa. Perciò se ci dovessero disubbidire non dobbiamo pensare che lo facciano di proprosito. Ma semplicemente perchè in quel momento sono distratti da troppe situazioni nuove.

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