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Ti senti infelice? Cambia i tuoi programmi!

Dedica più tempo ad amici e parenti: modificare la tua quotidianità può farti sentire più allegro e meno sotto pressione

Infelice e stanco, calendario
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Iniziare la settimana con un countdown che ci accompagna sino al weekend successivo, come troppo spesso vediamo nelle storie di Instagram, non va bene. Per carità, a volte farsi piacere il proprio lavoro non è così semplice. Ma si può fare qualche altra cosa per alleviare le nostre giornate. Per rivoluzionarle. E per donarci semplicemente un sorriso con pochi piccoli cambiamenti. Al grido di “mai più infelice”.

Innanzitutto depennate le vostre cose dal tuo calendario. Che si parli di riunioni e allenamenti, commissioni e bollette, fatelo. Rischiate di dimenticare le cose, ma vi sentirete meno “obbligati”. Un altro modo è quello di mettere in calendario, invece, le cose belle. A partire da una cena, un aperitivo con colleghi, o un caffè con qualche parente. Organizzate incontri con persone che vi fanno stare bene.

Ti senti infelice? Programma appuntamenti con amici e parenti e vedrai che starai meglio…

Sono i consigli che l’esperta di gestione del tempo Laura Vanderkam dà all’interno del suo nuovo libro, “Off the Clock”. Come dice Vanderkam, in questo modo “le persone espandono il tempo”. Lo ha scoperto dopo aver esaminato le sue ricerche su oltre 900 persone che hanno tenuto i registri del tempo e risposto a domande su come si sentivano a riguardo. Ebbene, gli intervistati che avevano guadagnato tempo il giorno prima per le persone più care avevano il 15% in più di probabilità, rispetto alla media, di dire che il tempo si può comunque trovare.

Potresti obiettare che avere più tempo a disposizione è quello che ti porta a passare più tempo con altre persone. Ma la Vanderkam pensa che la relazione funzioni in modo opposto. Una notte passata a navigare sui social media probabilmente non sarà particolarmente memorabile. E neanche gioiosa. Invece una serata trascorsa, dal vivo o al telefono, con un amico, probabilmente lo sarà. Dopotutto si parla di concetti non nuovi. Lo studio Harvard sullo sviluppo degli adulti, che ha seguito due gruppi di uomini bianchi per 75 anni, aveva già scoperto che le buone relazioni ci rendono più felici e più sani. Se ti senti infelice, insomma, hai bisogno degli altri.

Per massimizzare i benefici derivanti dalla socializzazione, la scrittrice incoraggia a stabilire “priorità di relazione“. Più o meno nello stesso modo in cui si impostano quelle lavorative. “Poche persone si presentavano al lavoro alle 8 del mattino senza avere idea di cosa avrebbero fatto fino alle 13:00, eppure la gente torna a casa alle 18 senza aver pensato a quello che faranno fino alle 23”. E prosegue: “Le persone dichiarano di non avere tempo per i loro hobby. Ma poi rimangono svegli per due ore o più dopo che i figli vanno a letto”.

Non basta passare del tempo con qualcuno. Perché quel “qualcuno” deve essere speciale…

Mentre Vanderkam consiglia alle persone di promuovere amicizie nuove e vecchie, dice anche a loro di “essere esigenti” riguardo alle persone con cui trascorrono le loro giornate. Nel corso del tempo, lei scrive, ti rendi conto di chi sei amico perché “loro davvero approfondiscono il tuo spirito”. Al contrario delle amicizie interessate, quelle di convenienza. Riprendendo lo studio di Harvard, questo aveva rilevato che la qualità delle relazioni, al contrario della quantità, inizia ad avere più importanza dopo i 30 anni.

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