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Stripes mania, l’estate è a righe

Moda, ma anche cibo, design, grafica: dalle tradizionali marinière al mood arcobaleno, le righe spopolano

a righe
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Abbigliamento, accessori, costumi da bagno. Pezzi di design e arredamento. Packaging. Piatti stellati. Secondo un’indagine condotta da Espresso Communication, c’è un minimo comune denominatore piuttosto evidente tra questi settori: le righe. La ‘stripes mania‘ esplode, e, che siano orizzontali, verticali, diagonali, alla marinara o coloratissime, vivacizza ogni prodotto e outfit. L’evidenza della tendenza ‘a righe’ si evince dall’analisi di 40 testate internazionali dedicate a lifestyle, attualità e tendenze. L’indagine è stata condotta per Vitavigor, storico marchio milanese di grissini che ha recentemente un nuovo packaging esclusivo. Naturalmente, a righe.

L’estate è a righe

Pare che a lanciarle nel mondo dell’abbigliamento sia stato un trendsetter insospettabile: Napoleone Bonaparte. Fu sua la scelta di far indossare ai navigatori francesi una camicia bianca con 21 fasce blu. Una per ciascuna vittoria lui riportata. Tuttavia un’altra versione della storia le riconduce ai pescatori bretoni, che ritenevano la maglia a righe più facile da avvistare in caso di caduta in mare. In ogni caso è sempre in Francia che le righe diventano vera e propria tendenza, grazie soprattutto a Coco Chanel. Anche se è tutta italiana la consacrazione, grazie a Missoni. Sul finire degli anni ’60 le trasformò nel mitico pattern ‘a sdraio’. Una storia di trame e colori che ha attraversato i secoli. E si trova oggi regina di Instagram: sono oltre 7 milioni i post con l’hashtag #stripes. E più di 400mila quelli sotto #striped.

Protagoniste del 94° Pitti Immagine Uomo, le indossano celebrities, influencer e… principesse. Meghan Markle alla finale di Wimbledon ha scelto proprio una camicia a righe. A proposito, tra i 24 migliori outfit sfoggiati al Royal Wedding selezionati dalla rivista Elle UK, figurano il vestito a righe sui toni del fucsia, del verde e del giallo di Cressida Bonas. E quello di George Clooney che ha puntato su un completo firmato Armani corredato da cravatta e pochette a righe bianche e giallo ocra.

Via libera alle righe anche sugli accessori, come nel caso di Bigi Cravatte Milano, aziende di cravatte di alta qualità. “… Le righe hanno sempre occupato un posto importante nelle collezioni firmate Bigi rappresentando un must nell’armadio maschile” spiega Paola Bigi, contitolare del marchio. “Oltre ai classici motivi e ai modelli a tinta unita, è fondamentale che ogni uomo abbia nel guardaroba anche delle cravatte a righe, eleganti e facili da abbinare ad abiti o spezzati”.

Righe a casa (e a tavola)

Il fenomeno si allarga al design: le righe irrompono sui muri per dare un tocco ricercato ad un ambiente e caratterizzano i complementi d’arredo. Alla ‘stripes mania’ non poteva sottrarsi l’arte. Da citare per esempio il francese Daniel Buren, autore de Les Deux Plateaux installazione al Palais-Royal di Parigi.

La ‘stripes mania’ arriva sulla tavola, tra piatti e tovaglie. La mise en place a righe è amata per la sua vivacità, anche dagli chef. “In cucina le righe sono molto utilizzate, servono come guida per ottenere una geometria che può essere replicata, allo stesso modo, molte volte” afferma lo chef stellato Matías Perdomo. Nel suo ristorante milanese Contraste, lo chef sfida la tradizione reinterpretando la regina della cucina meneghina, la cotoletta. Servendola in una versione a righe studiata per esaltare la struttura naturale del filetto.

Infine, il packaging: “Per dare un look contemporaneo al prodotto in linea con le tendenze del mondo lifestyle, abbiamo aggiunto un pizzico di glamour e un tocco di eleganza alle bustine dei nostri grissini” afferma Federica Bigiogera, marketing manager Vitavigor. “El Super Grissin de Milan oggi è custodito in Fashion Bustine a righe che esalteranno gli occhi e i palati dei ristoratori e delle clienti più esigenti”.

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