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Back to work, come lo vivono gli italiani

Un sondaggio sul rientro dalle vacanze nell’ottica dei consumi

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Come affrontano gli italiani il rientro al lavoro? E il rientro a scuola, per chi è genitore? Ma soprattutto, quali sono le (inevitabili) spese che i consumatori si prospettano? Un sondaggio di DoveConviene, piattaforma leader di servizi di drive to store e shopper marketing, ha voluto indagare il back to work dei propri utenti. Il campione è rappresentato in prevalenza da donne (61%) e ha coinvolto la fascia 41-60 (44%), la fascia 32-40 (30%), seguita dalla fascia 26-31 (13%). Ecco che cosa è emerso.

Il back to work dei consumatori

Innanzitutto, come sono tornati dalle vacanze i nostri connazionali? Non particolarmente bene: per il 50% degli intervistati le vacanze non sono state sufficienti. Stanchezza e stress sono ancora tutti lì, ben presenti. Per fortuna c’è chi si sente riposato (o ‘abbastanza riposato’) ed è il 24% delle persone. Per un buon 25% degli intervistati sono solo i primi giorni del back to work ad essere impegnativi. Il 20% afferma di volersi dedicare all’organizzazione delle attività quotidiane per superare il trauma da rientro. Ma la maggior parte (il 46%) crede che la miglior cura per superare il trauma sia concedersi ancora del tempo libero e dei ritmi soft, magari vedendo di più gli amici e stando con la famiglia. Il 14% afferma invece di voler continuare con i weekend fuori porta. Mentre il 10% desidera togliersi alcuni sfizi dedicandosi agli acquisti.

E dunque, approfondiamo il tema degli acquisti. Fare compere permette di svagarsi e allentare lo stress da rientro. Specialmente quando si tratta di nuovi capi di abbigliamento e accessori di stagione, secondo il 70% degli utenti. Anche i complementi che rendono la casa più accogliente sono gettonati (35%). Elettronica e libri stanno sullo stesso piano, intesi come elementi di svago ed evasione (17%). Non manca chi investe in corsi per l’autunno (14%).

Non solo back to work

E tuttavia c’è anche il back to school per chi è genitore. Il costo per il ritorno sui banchi di scuola prevede una certa pianificazione degli acquisti. Anche se molti utenti (il 66%) affermano di non comprare tutto prima del rientro, pur avendo iniziato a prepararsi già dall’estate. Il mobile si conferma lo strumento primario per la ricerca delle informazioni, ma gli store fisici rimangono il luogo d’eccellenza per gli acquisti (78%). Le previsioni di spesa, esclusi i libri, sembrano essere piuttosto moderate e in linea con lo scorso anno senza particolari rincari. Tra i 100 e i 200 euro per il 79% degli italiani e tra i 200 e i 300 euro per il 15%. Solo un 3% prevede di spendere più di 300 euro.

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