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Doha, dove lo skyline è in continua evoluzione

La capitale più trendy del Golfo è una vera ‘chicca’ per gli appassionati di architettura

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Doha, la capitale del Qatar, è una città in continua evoluzione. Dinamica, trendy, veloce, cambia skyline di giorno in giorno, grazie ai nuovi progetti che trovano collocazione nella sua area metropolitana. Nuovi musei, complessi residenziali, business tower e moderne infrastrutture la rendono una meta interessante per gli appassionati di architettura e design. E una meravigliosa sfida per i progettisti. Tra elementi innovativi e tradizione locale, il paesaggio urbano cambia sempre. Ecco una panoramica su alcuni degli edifici più iconici della città.

Le icone architettoniche di Doha

L’hotel Sheraton Grand Doha Resort & Convention Hotel è uno dei punti di riferimento di Doha. La sua forma piramidale lo rende la prima icona moderna della città (è del 1982). Progettato da William L. Pereira Associates, è una struttura in acciaio che lega unità prefabbricate sospese collegate al nucleo principale.

The Aspire Tower è un progetto di Hadi Simaan che ha visto la luce nel 2007. Pensato per ospitare la simbolica fiamma dei Giochi Asiatici del 2006, rappresenta una mano che regge una torcia. E’ la struttura più alta del Qatar, con 300 metri di altezza, e ospita un complesso polifunzionale dedicato a sport, intrattenimento e shopping. Oltre a un hotel a cinque stelle, il Torch Tea Garden e un ristorante girevole con un’incredibile terrazza panoramica.

Sorto nel 2008, il Museum of Islamic Art progettato da I. M. Pei è uno splendido edificio ispirato all’architettura islamica antica. Naturalmente rivisitata con un design moderno. Costruito su un’isola collegata alla terraferma, è particolarmente pittoresco grazie ai giochi di luce e ai riflessi dell’acqua sulle sue facciate in pietra calcarea.

Arata Isozaki ha concepito nel 2011 il Qatar National Convention Centre, un edificio la cui struttura si ispira all’albero del sidro. Il tetto del centro congressi è sorretto da gigantesche colonne d’acciaio a forma di ramo che creano l’illusione di due alberi adiacenti.

La Burj Qatar Tower (a destra nell’immagine) risale al 2012 ed è opera di Jean Nouvel. Si tratta di una torre di 46 piani che si affaccia sul Golfo, e offre spazi per uffici, un ristorante con vista panoramica e una residenza. Vincitrice di numerosi premi, è sormontata da una cupola e da una guglia. Ed è interamente rivestita da uno schermo in acciaio inossidabile con motivi intricati.

Rem Koolhaas e OMA hanno firmato la Qatar National Library, che ha visto la luce quest’anno, 2018. Un immenso open space a forma di diamante. Un ponte di 120 metri attraversa l’edificio, collegando simbolicamente il patrimonio storico del Qatar con il suo futuro.

E quelle che verranno

In arrivo nel 2019 un altro progetto di Jean Nouvel per Doha, il National Museum of Qatar. Ispirato alla rosa del deserto, sarà un incastro di dischi che ‘crescono’ dal terreno per circondare l’Old Palace dello Sceicco.

L’Al Wakrah Stadium ospiterà le partite dei quarti di finale della FIFA World Cup 2022. E’ un edificio ispirato da Zaha Hadid. Esteticamente si rifà alla tradizione marinara del Paese, con il tetto che riproduce le vele di un dhow, tipica imbarcazione utilizzata per la pesca. Una volta completato, il tetto retrattile sarà in grado di chiudersi in circa 30 minuti, offrendo zone d’ombra all’interno del campo. Dopo la World Cup la struttura verrà ridotta nella capacità, e per metà sarà donata a Paesi in via di sviluppo per la creazione di impianti sportivi.

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