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Dimagrire: che fatica!

Gli ostacoli che impediscono la perdita di peso. Il primo? Il nostro cervello

Dimagrire in pochi giorni. Dieta Atkins
Meno calorie e i chili scompaiono dalla bilancia: sembrerebbe facile; ma la maggior parte dei casi un’utopia. In realtà dimagrire e, in seguito, mantenere il peso ideale può diventare un’impresa molto faticosa per motivi che trascendono la volontà personale.
La ragione per cui il tuo corpo cambia peso è di natura evolutiva. È come se fossimo cavernicoli, ma con la grande differenza di avere cibo a disposizione come e quando vogliamo. Per i nostri antenati non era così. Il corpo, allora, si è evoluto in maniera tale da poter immagazzinare la maggior quantità di calorie possibile in vista dei periodi di magra. Nonostante la nostra cultura sia progredita, il corpo non si è modificato e, quando assume più calorie di quelle necessarie, reagisce esattamente come reagiva nella preistoria: immagazzina per prepararsi a una carestia che, però, questa volta non arriverà.
E’ qui che dovrebbe entrare in gioco l’istinto di ognuno. Un freno che impedisca di introdurre più cibo rispetto a quello che ci occorre. L’evoluzione del corpo è anche il motivo per cui quando si perde peso e si torna in forma, spesso si riprendono i chili persi. Tuttavia, quando il corpo è sovrappeso (o sottopeso) per troppo tempo, perde anche elasticità. Per questo quando si finisce una dieta è importantissimo reintegrare piano piano un’alimentazione normale.
Il desiderio di mangiare, che non è necessariamente connesso alla fame, non è un programma del nostro corpo ma del nostro cervello. Il sistema limbico – il centro del piacere del cervello – si accende quando si è in presenza di un bel piatto di pasta o una pizza. Il tuo cervello è fatto per desiderare il cibo ma non è fatto per gestire l’abbondanza che abbiamo a disposizione. La continua stimolazione del sistema limbico è uno degli ostacoli più grandi al dimagrimento. Produce un desiderio incessante di cibo che può essere placato solo non con un po’ di astinenza da tutti gli input gastronomici (e non digiuno), non strettamente correlati con la nutrizione.
La sedentarietà non aiuta assolutamente a perdere peso. Il corpo ha bisogno di reagire e di stimolare il metabolismo senza per fprza doversi dedicare a ore in palestra. Basta una camminata di mezz’ora: aiuta a produrre serotonina, a farti sentire più felice e a farti rifugiare meno nel cibo nei momenti di stress.
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