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Il cumino, la spezia della salute

I benefici dei saporitissimi semini si applicano a diverse parti del corpo, dalla pancia alla pelle

Semi di cumino
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Non è un sapore che piace immediatamente a tutti, molto diverso dagli aromi della cucina italiana, ma largamente utilizzato in tantissimi Paesi dove la tradizione culinaria è più che mai ampia: India, nord Africa, Medio Oriente, Cuba, Messico. Il cumino è una pianta che nei paesi dal clima particolarmente caldo prolifera abbondantemente, e i suoi semini vengono utilizzati come spezia in moltissime pietanze, sia interi che triturati per diventare polvere. Ingrediente fondamentale di molti tipi di curry, viene spesso confuso (anche a causa del nome) con il ‘cumino dei prati’ o ‘carvi’ un semino molto simile per aspetto ma di diverso sapore che si utilizza al Nord Europa e nell’arco alpino per insaporire alcuni tipi di pane, e per realizzare liquori. Altra facile confusione si fa con il cumino nero, lontano parente del cumino.
Fatta un po’ di chiarezza, torniamo a noi e al cumino Cuminum Cyminum, spezia che sta pian piano contagiando anche i sapori nostrani (in Spagna si usa di frequente) e che con il suo aroma dolce si sta facendo apprezzare sempre di più. Il sapore non dovrebbe essere l’unica ragione a spingerci a consumare cumino: esso è anche ricco di proprietà benefiche per la bellezza e la salute, validissimi motivi per sgranocchiare più semi, o per utilizzare il suo olio essenziale.
La medicina ayurvedica lo sa da tempo, la ricerca scientifica lo sta comprovando: il cumino è un eccellente digestivo. Una tisana oppure il semplice masticare i semini dopo un pasto aiutano a digerire e non solo: il cumino è un eccellente carminativo, elimina i gas che provocano flatulenza, e stimola l’assimilazione dei principi nutritivi (di cui esso stesso è ricco, in particolare di ferro). Questo significa benessere e pancia piatta, per cominciare. Il cumino è inoltre un rimedio classico nel contrastare l’alitosi: masticare cumino era l’espediente di un personaggio di James Joyce in ‘Gente di Dublino’ per camuffare l’odore di alcol. Sgranocchiare i semi o bere tisane migliora l’alito cattivo, tanto che il suo olio essenziale è spesso impiegato nei dentifrici. E a proposito dell’olio essenziale, quello di cumino è eccellente se frizionato sulla pelle per stimolare la microcircolazione, e quindi contrastare ritenzione idrica e pelle a buccia d’arancia. Viene inoltre utilizzato come stimolante cutaneo per massaggi.