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La dieta anti raffreddore

Malanni di stagione: Ecco i cibi che rafforzano le difese immunitarie tenendo lontani i sintomi influenzali

ragazza raffreddata si soffia il naso
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Il freddo è arrivato e molti nasi iniziano a “gocciolare”. Prevenire raffreddori e sintomi influenzali si può, a cominciare dalla tavola. Ecco allora i cibi che tengono lontani starnuti e mal di gola, aiutando il sistema immunitario a resistere ai malanni di stagione.
 
Prima di tutto vitamina C: agrumi, cachi e kiwi. Tra le verdure, ecco carote, spinaci e zucca: largo dunque a zuppe e calde vellutate. Andate anche in cerca di zinco, contenuto in germe di grano, cereali integrali, ma anche molluschi e carne; mentre latte, uova e burro oltre a essere alimenti presenti comunemente nella dieta sono anche molto ricchi di vitamina A, utile contro il raffreddore e presente anche in carote e spinaci.

 
Abbondate (ma non troppo per evitare effetti all’apparato digerente) con broccoli, cavolfiori e verza: hanno un elevato contenuto di antiossidanti, stimolano le mucose e facilitano la secrezione del muco. Aglio e cipolla possono risultare molto utili contro i malanni invernali. L’aglio è infatti ricco di allicina, vero antibiotico e antivirale naturale, dalle proprietà antisettiche; le cipolle contengono flavonoidi e consumata insieme a cibi ricchi di vitamina C aiuta a combattere i virus.
 
Lo zenzero, oltre ad insaporire i piatti, aiuta a contrastare i sintomi influenzali tipici, come mal di gola e tosse. Può essere consumato sotto forma di tisana o da solo, in piccole porzioni, e lenisce i bruciori. Il miele non dovrebbe mai mancare dalle dispense: è un ottimo alleato contro i malanni invernali, in particolare nel contrastare il mal di gola e ridurre le irritazioni e bruciori, oltre che nel calmare la tosse.

 
Infine la curcuma: aiuta a combattere i sintomi da raffreddamento perchè ricco di acido acetilsalilico (principio presente nella comune aspirina). Lo stesso discorso vale per la frutta secca, vera “aspirina naturale”: i datteri, ad esempio, contengono 4,5 mg di acido acetilsalicilico ogni 100 grammi, mentre l’uva passa ne contiene 6,7 mg.