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Toglieteci tutto ma non il make up

In tempo di crisi si rinuncia al parrucchiere ma non alla cosmesi

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La crisi c’è e si sente, ma non sembra avere nessun effetto sul mercato cosmetico italiano, che continua ad essere refrattario a qualsiasi recessione.
E’ quello che si evince dalle ultime indagini condotte dalla Unipro, Associazione italiana delle imprese cosmetiche, che quest’anno illustrerà le ultime tendenze di bellezza al Cosmoprof, la kermesse internazionale della cosmesi made in Italy, che si terrà a Bologna dall’8 all’11 marzo.
Secondo la Unipro, in tempi di crisi le donne rinunciano più volentieri al parrucchiere e all’estetista, preferendo trattamenti di bellezza economici ma di qualità.
I profumi, insieme al maquillage e alle tinture per capelli, sono i prodotti di bellezza italiani più venduti anche all’estero.

"In media le italiane vanno dal parrucchiere 5 o 6 volte all’anno mentre prima ci andavano 9 volte e il consumo di prodotti per capelli in questo canale registra un calo netto del 6% e quello dalle estetiste del 4%" rivela Gian Andrea Positano, direttore Centro Studi Unipro.
"Cala il consumo dei prodotti cosmetici di gamma media. – continua Positano – Vanno invece bene le erboristeria e i consumatori scelgono i prodotti caratterizzati dal migliore rapporto qualità/prezzo. Stanno cambiando le abitudini d’acquisto per risparmiare, si sceglie liberamente e con minore scrupolo e ci si rivolge quindi anche ai canali di vendita alternativi, come il porta a porta o le vendite per corrispondenza, controllando attentamente la qualità dei prodotti più economici. In questo periodo il consumatore abbandona gli acquisti di livello medio verso quelli a più basso prezzo con un occhio sul naturale e l’ecologico".

Resistono bene i prodotti di bellezza della categoria ‘lusso’, come creme per il viso e corpo di alta gamma e i profumi. "Il valore del consumo di cosmetici nel 2012 è prossimo ai 9.600 milioni di euro con un calo dell’1,8%" sottolinea Fabio Rossello, Presidente Unipro, che esalta l’importanza dei prodotti made in Italy venduti nel mondo.
"L’esportazione è aumentata di sette punti percentuali per un valore di quasi 2.900 milioni di euro che consentono di toccare una produzione globale di 9.040 milioni di euro con una crescita dello 0,9%".

Tra i prodotti italiani più cercati si fanno spazio i trucchi, le tinture per capelli e i profumi.
Come conferma Positano: "Si tratta di prodotti tecnologicamente molto complessi in cui l’Italia e’ leader a livello internazionale per la grande attenzione rivolta alla sicurezza della filiera produttiva. Infine vanno molto bene i profumi made in Italy, anche venduti con marchi internazionali".

Le  fragranze italiane saranno inoltre protagoniste al 24esimo premio internazionale di Accademia del Profumo, in programma l’8 marzo al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna.

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