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Depilazione, il vademecum della ceretta

Tutto ciò che dovete sapere sulla ceretta: a freddo o a caldo, quando farla, come curare le irritazioni

Donna depilata

Che la bellezza richieda sacrifici non è affatto un luogo comune. E non si parla solo di diete, di tacchi, di ferretti, di abiti fascianti, ma di una piaga mensile (anche bisettimanale) che affligge le donne: la ceretta. La bellezza femminile passa per la pelle liscia (anche se sorge spontaneo chiedersi perché e quando lo si è deciso), ma tutte hanno capito, dopo anni a rovinarsi le gambe, che il rasoio è rapido e indolore, ma di effetto nefasto, la crema meglio non parlarne, gli epilatori elettrici fanno un male cane e lasciano peli incarniti… insomma, resta la ceretta, volenti o nolenti! Per fortuna dopo anni a strappare peluria diventa sempre meno dolorosa, e ha il divino effetto di diradare e indebolire molto i peli. Quindi più volte la si fa, meno se ne dovranno fare.

Affidandosi ad un’estetista professionista i risultati saranno sicuramente ottimali, ma in tempo di crisi economica per risparmiare si può imparare a farla da autodidatte. Innanzitutto, quando fare la ceretta? I giorni del ciclo, per quanto l’irritabilità sia alle stelle, sono quelli in cui i bulbi piliferi sono rallentati nella crescita, quindi è il periodo migliore. Quello peggiore è invece nei giorni pre-ciclo, quando la pelle raggiunge un picco elevatissimo di sensibilità.
Per aiutarsi nello strappo, basta fare un bagno tiepido: i pori della pelle si dilateranno, però si dovrà avere cura di asciugarsi molto bene, o l’umidità impedirà alla cera di aderire, rischiando di spezzare i peli anziché strapparli alla radice. Si può spalmare del talco nella zona da depilare perché la cera attacchi meglio. Prima però, è molto utile uno scrub, che toglie le cellule morte limitando il rischio peli incarniti, così come un esfoliante due o tre giorni dopo per aiutare i peli ad emergere.
In ogni caso la lunghezza del pelo deve essere almeno di mezzo centimetro: meno di così rischiano di non togliersi, di più di spezzarsi. Per quanto riguarda la zona bikini, se i peli sono molto lunghi meglio accorciarli prima con una forbice.

Tra cera calda e cera fredda la prima è di sicuro più problematica: si rischiano pasticci in giro per casa e ustioni. Ci sono comunque in commercio diversi tipi di cera a caldo, tra cui quella con applicatore e scaldacera semiprofessionale, dotati di cartucce come quello dell’estetista, comodo e facile da usare. La cera a freddo rimane comunque la più semplice da utilizzare, soprattutto per le meno esperte, anche se leggermente meno efficace perché non aderisce perfettamente alla pelle. La classica cera a freddo si trova sotto forma di strisce depilatorie pronte all’uso, da scaldare nel palmo della mano. Per l’inguine esistono strisce apposite perché la pelle è più delicata che su gambe o braccia. E’ fondamentale che lo strappo avvenga nella direzione opposta alla crescita, insomma contropelo.
Una volta finita l’operazione, probabilmente la pelle sarà cosparsa di chiazze di cera, che si possono togliere facilmente con un batuffolo di cotone imbevuto di olio di mandorle dolci o di oliva. Per lenire le irritazioni molto forti andrà benissimo una crema allo zinco come quelle usate per il sederino dei neonati, tipo Pasta di Fissan, altrimenti per casi meno gravi una qualsiasi idratante sarà sufficiente.
Il rossore per le prime 24 ore è normalissimo, ma se cominciano ad insorgere brufoletti (accade soprattutto all’inguine) è bene applicare una pomata antibiotica a base di gentamicina. Per non peggiorare la situazione, evitare di esporre la pelle appena depilata ai raggi solari, ai bagni al mare ed evitare di sfregare con asciugamani o tessuti troppo attillati.

Senza peli e senza errori. Ecco come

A seconda della tipologia di pelo e della zona da trattare, è fondamentale intervenire nel modo giusto. E ogni tecnica ha pro e contro. Sicuramente la ceretta è la soluzione che mette tutti d’accordo dal momento che garantisce ottimi risultati senza dover sostenere spese importanti, come nel caso dell’epilazione definitiva.

Il rasoio è uno strumento che hanno tutti, non solo gli uomini che lo utilizzano per la barba. È il più immediato, si può usare sempre e ovunque, anche sotto la doccia, a casa e in vacanza e su ogni parte del corpo. L’unico difetto è che non rimuove i peli in modo duraturo e definitivo, ma torna sempre utile quando si ha poco tempo, quindi è indispensabile.

La crema depilatoria è una valida alternativa al rasoio, se si ha un po’ di tempo in più e non si vuole rischiare di tagliarsi per la fretta. A meno che non si abbia una pelle molto sensibile, è tra i rimedi più semplici e indolore e si adatta anche a parti del corpo delicate quali ascelle, viso e inguine. È molto economica e facile da usare: basta applicarla sulla zona interessata e, dopo qualche minuto di posa, con l’apposita spatolina, rimuoverla sotto la doccia. Come dopo l’uso del rasoio, è fondamentale idratare la pelle con una crema, magari lenitiva, che riequilibri la cute. Anche con la crema, però, non si ha un risultato durevole nel tempo.

La ceretta, seppure invasiva e un po’ dolorosa, è efficace e soprattutto duratura poiché estirpa il pelo alla radice. Può essere fatta in casa o in un centro estetico e ne esistono diverse tipologie: calda, fredda, con il rullo o araba. La ceretta sfrutta l’adesività di alcune sostanze, che vengono strappate via insieme ai peli garantendo una pelle morbida e liscia per settimane. Il vantaggio enorme è che la densità pilifera diminuisce nel tempo, proprio come la consistenza dei peli. La ceretta a caldo prevede il riscaldamento della cera, prima di applicarla sulla zona da trattare; la ceretta a freddo si esegue con strisce depilatorie già pronte.
Una variante della classica ceretta è la ceretta araba, un preparato casalingo a base di limone, acqua, miele e zucchero, tutti ingredienti idratanti e nutrienti per la pelle. Pare che nell’antico Egitto fosse utilizzata da Cleopatra.
La ricetta prevede 250 gr di zucchero, 30 ml di acqua, 30 ml di succo di limone e due cucchiai di miele da amalgamare in una pentola e portare ad ebollizione. Il composto va lasciato sul fuoco per circa 10 minuti, deve assumere una tonalità ambrata, poi si fa raffreddare. In seguito il composto si lavora con le mani e si formano delle palline, queste vanno stese sulla zona del corpo da depilare e poi si strappa con un colpo secco nella direzione opposta a quella del pelo. La pelle va risciacquata, ma non è necessaria alcuna crema lenitiva, perché gli ingredienti usati sono già molto delicati.

L’epilatore elettrico è per le più “coraggiose”. Dotato di una serie di pinzette, estirpa il pelo dalla radice, ma non tutte riescono a usarlo per zone delicate oltre cosce e gambe. Sicuramente i modelli più innovativi, utilizzabili anche sotto la doccia, alleggeriscono di molto il dolore dello strappo. I risultati sono gli stessi della ceretta.

L’epilazione laser è la scelta per chi vuole risolvere definitivamente il problema peli. La distruzione del follicolo che impedisce la ricrescita offre una motivazione talmente forte da giustificare l’investimento economico che comporta il trattamento. Viene effettuata esclusivamente in centri estetici e di medicina estetica non invasiva, per questo è fondamentale rivolgersi a dei professionisti. Il laser deve essere al 100% sicuro perché deve concentrarsi esclusivamente sul bulbo: la luce è assorbita dalla melanina presente nel pelo e si distrugge la radice, mentre la pelle circostante non viene in alcun modo danneggiata. È necessario sottoporsi a una serie di sedute, ma il numero varia a seconda delle caratteristiche di ognuno. Il risultato è impeccabile e il trattamento è assolutamente tollerabile.

L’epilazione con luce pulsata è un trattamento che utilizza una luce pulsata attraverso una lampada specifica, il cui calore scioglie il bulbo pilifero. Solitamente si usa per le parti più delicate del corpo, come viso e seno. Garantisce un successo quasi dell’80%, è indolore e agisce anche su rughe, acne e smagliature, favorendo la produzione di collagene. Oltre al problema dei costi, non può essere effettuato su persone che assumono farmaci fotosensibilizzanti o affette da diabete e lupus.

In ogni caso prima della depilazione è bene ricordare che:

  • È meglio non depilarsi di mattina perché l’epidermide è meno elastica.
  • Se si usa il rasoio procedere con cura e senza fretta, per non incorrere in tagli, irritazioni ed escoriazioni.
  • Se si sceglie la crema depilatoria, testare sempre il prodotto su una piccola zona del corpo per evitare reazioni sull’epidermide.
  • Consultare sempre il manuale illustrativo dei prodotti per evitare danni.
  • Dopo la depilazione, idratare la pelle con prodotti neutri e privi di profumazioni.
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