John Richmond

Non c’è ombra di borchie e zip, e poi pochissima pelle nera. Richmond non abbandona il suo stile rock, ma sicuramente lo addolcisce. Molto spazio all’oro che rende brillanti i lunghi abiti da sera in raso scivolato, i broccati, i completi. Anche il pizzo fa capolino con generose trasparenze, i cappotti sono doppiopetto con spalle importanti così come le giacche. A chiudere la sfilata, un tripudio di abiti in raso drappeggiato e un patchwork di pizzo maltinto.

Fendi

Sembra una Minerva la donna Fendi. Sormontata da cappucci, strizzata in bustier di cuoio ed avvolta da abiti tunica che ricordano le cotte medioevali. Issata sugli alti zoccoli in legno che attraverso i parastinchi diventano stivali, procede in continua trasformazione. Ad ogni passo emergono inaspettati materiali che si fondono tra loro: chiffon e matellassè, zibellino e volpe argentata, persino il rude feltro si sublima in gasar di seta. La scelta dei colori segue l’intento metamorfico, dipanandosi per contrasti freddi e caldi, dall’ardesia al tabacco, fino a punte di carminio.

Dolce & Gabbana

Tutto è appariscente. Scenico. Decisamente difficile da indossare, ma sicuramente d’impatto. Celebrano le dive anni Quaranta Domenico Dolce e Stefano Gabbana, le donne forti, indistruttibili, le cosiddette ‘femme fatales’. Le spalline delle giacche (comprese le più classiche) si rigonfiano, l’organza lascia trasparire il corpo dove poi s’intravedono giochi di pizzo, colli e maniche di pelo voluminosi decorano i capotti, pon pon di pelliccia spuntano sulle spalline del miniabito mentre il tulle orla gli abiti con il volto di Marilyn Monroe.

Laura Biagiotti

Nell’anno del centenario del Manifesto sul Futurismo di Marinetti, la stilista s’ispira a Giacomo Balla. Ed ecco che ne esce fuori una collezione energizzante e dinamica, dai tagli asciutti. Le donne di Laura si fanno avanti sicure di se con grandi occhiali che coprono il volto, cappotti e maglieria con cappucci, colori e grafismi taglienti, inediti patchwork. Il capo futurista per eccellenza è la tuta, in cashmere a treccioline, oppure con pannelli viola e fucsia. E poi, il Bianco Biagiotti che sfuma nei toni del nudo. Stampe di rose e fiori percorrono la collezione.