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Musei e mostre gratuite per la festa delle donne

“Cosa sarebbe l’arte senza le donne?”. Iniziative promosse dal Ministero dei Beni Culturali per una festa della donna all’insegna dell’arte e della creatività al femminile

locandina 8 marzo Beni Culturali

Dapprima muse ispiratrici, modelle da studiare e ritrarre, poi protagoniste attive, con un bagaglio emozionale e culturale diverso da quello maschile ma enorme, le donne e l’arte hanno un legame inscindibile. Per questo il modo migliore di trascorrere la festa della donna non è andare a vedere uomini che si spogliano, fingendo emancipazione, ma entrare in tutti i musei statali di Italia che offrono ingresso gratuito e partecipare alle migliaia di iniziative culturali sparse per il Paese.

Dal Nord al Sud l’8 marzo – al suo centesimo anno di vita – valorizza l’arte al femminile, celebrando la donna sia nel lavoro di molte artiste che nelle opere d’arte dedicate a loro. Il programma è ricco e complesso e va da rappresentazioni teatrali a convegni, da visite guidate a presentazioni. Molti sono gli eventi che ripercorrono la storia della donna ed il suo cambiamento nella società. Ad esempio, lo spettacolo teatrale “Le donne nella storia: immagini, sentimenti e ruoli”, in scena nei locali del Museo Archeologico Nazionale di Altino, “Voltati in ça Rosina”, concerto e spettacolo di danza in programma nel Convento di S. Francesco di Assisi di Caserta, o “Vita al femminile dopo l’Unità d’Italia”, mostra allestita presso l’Archivio di Stato di Bologna Sezione di Imola.

Ricchissimo anche il programma dedicato all’archeologia, grazie al grande patrimonio del nostro Paese: si può andare alla scoperta della donna ai tempi di Pompei partecipando a una visita guidata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, o ammirare gli accessori femminili custoditi presso il Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole D’Elsa. A Roma si passa dai ritratti di imperatrici nelle sculture marmoree di Palazzo Massimo alle zitelle e prostitute della Crypta Balbi, con visite guidate inedite. In qualche caso la visita guidata comprende anche il coinvolgimento attivo a sfondo didattico, come l’originale prova dell’utilizzo del torchio proposta a Fermo, per comprendere l’attività degli amanuensi.

Ma a farla da padrone sono le mostre e le conferenze dedicate alle grandi artiste del passato: al Museo Ebraico di Bologna si ripercorre la vita di Peggy Guggenheim, mentre a Firenze,  presso il Castello di Calenzano Alto, sono le pittrici del Rinascimento le vere protagoniste. Le molteplici iniziative rendono al meglio la complessità della donna, valorizzandone le caratteristiche, e ciò risulta prezioso visti i tempi – bui – che corrono. Una festa che rischia di apparire scontata ha oggi più senso che mai, soprattutto se vissuta in maniera creativa. Buon 8 marzo a tutte.

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