Tra i complementi d’arredo ce n’è uno che ha particolare rilievo: il lampadario. Non solo in quanto oggetto con una sua estetica, ma anche perché nulla arreda più di una luce. Soffusa e aranciata o bianca e accecante, indiretta o diretta, con ombre oppure senza, l’aspetto di una stanza può cambiare radicalmente grazie all’apporto delle luminarie. Ecco quindi alcune novità in fatto di lighting design secondo stili completamente diversi l’uno dall’altro.
Dalla tradizionale soffiatura del vetro di Murano e grazie alla creatività del Maestro Fabio Fornasier, nasce LU Murano, una collezione di lampadari espressione dell’antica arte vetraia. In particolare, arriva il nuovo modello cLUb, una sospensione, modulabile e sviluppabile orizzontalmente, ideata e realizzata, per l’illuminazione delle zone bar di clubs, hotels, grandi ristoranti e residenze private, il cui modello base ha 60 elementi; e il modello LUngo, un lampadario in vetro soffiato modulabile che si sviluppa verticalmente. Vetro e luce, due materie impalpabili ed estremamente eleganti: LU Murano è una collezione esclusiva della Vetreria Fornasier Luigi di Murano di lampadari in vetro soffiato interamente fatti a mano, declinati in 20 colorazioni diverse e modellati uno per uno.
Agli antipodi per quanto riguarda il design, che in questo caso diventa minimalista più che mai, Spillo, del marchio Icone: un connubio di luce riflessa e diretta. Spillo ridisegna lo spazio in chiave ultra contemporanea, perché si tratta di un’asta modulabile in trafilo di ottone che illumina grazie alla microstriscia di led; disponibile in diverse versioni, da parete e soffitto ad incasso (con asta orientabile), a base tonda per applicazione a molla, con asta doppia (sempre orientabile) da soffitto a incasso con 3 o 5 aste.
Purezza e autenticità delle forme riprese dallo stile del passato: i giovani designer di Studiòvo Marco Vincenzi e Andrea Caturegli in collaborazione con l’architetto Paolo Frello, hanno dato vita ad Armille, scenografica sospensione da interni realizzata per Martinelli Luce. Ispirata all’antica Roma, alle ‘armille’ che i soldati romani portavano alle braccia e alle caviglie (l’etimologia del sostantivo deriva infatti da armus, omero), questa sospensione ha una forma che ricorda i monili. La luce è diffusa dal riflettore in acciaio bianco aperto nella sua parte superiore e, contemporaneamente, dall’illuminazione diretta del diffusore in metacrilato opal satinato.
