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Amy Adams, una femme fatale negli scandalosi anni’70

Gucci collabora per gli accessori del film American Hustle

Amy Adams - American Hustle

Immaginate per un secondo il contesto culturale. Siamo America sul finire degli anni Sessanta e la moda abbandona ogni pudore per abbracciare in pianta stabile la liberalizzazione radicale della società promossa dal movimento sessantottino. Il film “American Hustle – L’Apparenza inganna”, di David O’ Russel, sigla una partnership con Gucci per ricostruire, tramite gli accessori, lo spirito di un’epoca frizzante che ha visto esplodere la femminilità di outfit esagerati e pop.

Amy Adams interpreta la pericolosissima Sidney Posser, truffatrice provetta sotto falso nome che usa la propria bellezza, e una valanga di abiti elegantissimi, soprattutto tute con scollature vertiginose e cinturoni, per mistificare un’appartenenza all’high society che invece non possiede.

E’ il prototipo della self-made woman, una donna raffinata, con al polso una Lady Lock in pitone con manico in bambù targata Gucci, che misura il mondo con furore e sfrutta la propria immagine per affermare il carattere deciso e indipendente. E anche i gioielli contribuiscono a costruire l’allure tipico degli anni’70, dove tutto è esagerato e urla al prossimo: “Io sono qui”. Sidney indossa quindi collana, orecchini e bracciale horsebit in oro giallo 18 kt, tutti targati dal brand. Per Gucci si è trattato di un’occasione unica per abbinare al marchio il volto di un’eroina in carne e ossa .”Amy incarna la donna Gucci, – dichiara Frida Giannini sensuale, elegante, intelligente e piena di vita, e questo traspare nelle scene di American Hustle. E’ bello vedere indossare Gucci con questo spirito, perchè rispecchia alla perfezione l’essenza del marchio”.

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