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L’umanità ‘horror’ di Cindy Sherman in mostra

Zurigo dedica una grande retrospettiva a Cindy Sherman, una delle più controverse artiste contemporanee

Autoscatto Cindy Sherman
© Cindy Sherman. Courtesy of the artist and Metro Pictures, New York

Universalmente riconosciuta come una delle più grandi artiste contemporanee, Cindy Sherman è la fotografa, regista, artista di cui tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita un ritratto, ma forse non sapremmo riconoscerla se la incontrassimo per strada. Perché Cindy Sherman è una e centomila, è tutti i personaggi che incarna e tutte le identità che personifica, è tutti i ruoli e tutti i generi, è fisicità e simbolismo, è un clown o una sirena, è una madonna o una borghese arricchita, una vecchia e una mendicante. Ma è anche una creativa, una fotografa, una modella, una make-up artist, una parrucchiera, una stylist: Cindy Sherman è diventata un’icona per la cosiddetta staged photography, l’arte di fotografare sé stessa personificando decine di personaggi, spesso disturbanti. Ed è proprio sulle sue personificazioni più inquietanti che fa il focus la Kunsthaus di Zurigo, che le dedica una grande retrospettiva dal 6 giugno al 14 settembre 2014.


Cindy Sherman ‘Untitled’  #129 – Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk, Denmark, Donation: The New Carlsberg Foundation © Cindy Sherman. Courtesy of the artist and Metro Pictures, New York.

‘Cindy Sherman – Untitled Horrors’ è la mostra che espone gli autoscatti più inquietanti dell’artista e le immagini più recenti, alcune delle quali di dimensioni colossali, ispirate ai cartelloni pubblicitari, al cinema. Il titolo riprende le tante opere ‘untitled’ alle quali Cindy Sherman decide di non dare un nome per lasciare che le immagini vengano liberamente interpretate, e allo stesso tempo pone l’accento su una sorta di ‘horror umano’, sugli stereotipi più o meno sarcastici dell’umanità. Accanto a questo percorso, la mostra celebra i suoi iconici ‘Untitled Film Stills‘, autoscatti celebri ispirati ai film noir e al neorealismo italiano, che ha prodotto dal ’77 al ’80 di cui una parte ancora non è mai stata esposta.


Cindy Sherman ‘Untitled’ #458- Astrup Fearnley Collection, Oslo
© Cindy Sherman. Courtesy of the artist and Metro Pictures, New York

Con un totale di 110 opere, il percorso espositivo esplora i diversi ‘periodi’ della Sherman, dai già citati ‘Untitled Film Stills’ alla serie ‘Sex Pictures’ (1992), fino ai più recenti ‘Hollywood/Hampton Types’ (2000/2002) fino ai ‘Clowns’ (2003/2004). La mostra, curata da Mirjam Varadinis e nata in collaborazione con l’Astrup Fearnley Museet di Oslo ed il Moderna Museet di Stoccolma, non segue una prospettiva cronologica di tipo lineare, ma combina in modo inatteso le opere in modo da offrire una prospettiva diversa sull’arte dell’auto-esplorazione che la Sherman produce da anni. Anche il catalogo della mostra non è semplicemente una pubblicazione che accompagna il percorso espositivo, bensì raccoglie testi di artisti e scrittori internazionali che si sono ispirati all’arte di Cindy Sherman e l’hanno messa in relazione con la letteratura, la musica, il teatro e il cinema.

Cindy Sherman – Untitled Horrors
Kunsthaus Zürich, Heimplatz 1, CH–8001 Zürich
dal 6 giugno al 14 settembre 2014
www.kunsthaus.ch

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