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BikeIntermodal, la bicicletta rivoluzionaria

Una start up italiana rivoluziona il mondo dei pedali con una bici pieghevole, leggerissima e completamente riciclabile

Bici pieghevole
BikeIntermodal

Mettete insieme il piacere di pedalare, la comodità di glissare il traffico, la praticità di portare la propria bicicletta ovunque senza ostacolo alcuno. Aggiungete il tocco magico della totale ecosostenibilità e un’ingegneria che unisce tutte queste qualità in un unico prodotto, con una bella spruzzata di finanziamenti UE, e otterrete BikeIntermodal, una rivoluzione nel mondo dei pedali.

Frutto di una start up italiana nata dall’unione sinergica di diversi elementi tra cui Tecnologie Urbane Spa in primis, l’Università di Firenze, Trilix, e Ataf (l’azienda fiorentina di trasporti pubblici) con la collaborazione di realtà straniere (Maxon Motors, Lpp, Ticona), il progetto BikeInternational è stato finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del 7° Programma quadro (Fp7). Ma nomi e cognomi a parte, cosa c’è di rivoluzionario nella bici Intermodal?

Il volume e la leggerezza prima di tutto: Intermodal si piega riducendosi a 50x40x15 centimetri, ovvero la dimensione di una valigetta, e pesa 6 chili (7,5 il modello con motore per pedalata assistita) e il suo volume è piatto è di 20 litri (o 30 con motore). In pratica si tratta di una bici che, una volta piegata, occupa la metà del volume della bici pieghevole media, e con un peso dimezzato rispetto ad essa. Piccolissima e leggera, Intermodal si può comodamente riporre nello zaino e poi sfoderarla per rimettersi in sella con uno sforzo minimo. Questo la rende non solo adatta a tutti, a prescindere dalle prestazioni fisiche, ma anche perfetta per sostenere il connubio tra mezzi di trasporto: portarla in autobus o treno, in metro o in macchina, per poi utilizzarla al momento opportuno. Pensate a chi deve attraversare importanti arterie di traffico per esempio, e non se la sente di farlo in bicicletta, oppure a chi deve coprire grandi distanze, o chi durante la giornata avrebbe bisogno di alternare mezzi di trasporto per varie esigenze. E, per chi dovesse averne l’esigenza, si può richiedere la tecnologia ‘pedalata assistita’ ovvero un piccolo motorino che facilita lo sforzo fisico.

Il tutto in una bici leggera grazie allo studio dei materiali (alluminio) e al loro posizionamento, e con un assemblaggio che si ispira al mondo dei robot giocattolo: in pochi gesti BikeIntermodal si compatta e si riapre. E non finisce qui: il materiale con cui è costruita questa bici proviene da riciclo, ed è 100% riciclabile a sua volta. Per ora è solo un prototipo, ma quando sarà terminato e messo in commercio costerà 800 euro, oppure 1300 euro la versione a pedalata assistita.

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