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Che mondo sarebbe senza automobili?

Un gruppo di ricercatori inglesi ha immaginato gli effetti di uno scambio globale: biciclette al posto delle macchine

Bici
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Quali e quanti sarebbero gli effetti di un mondo senza automobili in cui i cittadini si muovono solo con i mezzi pubblici e le bicilette? Secondo una ricerca condotta nel Regno Unito, si darebbe il via ad una serie di reazioni a catena i cui benefici sarebbero tantissimi su tanti fronti. Gli ecologisti lo dicono da sempre, e lo confermano numerose ricerche, nonché le amministrazioni di alcune città ‘illuminate’ come Helsinki o Copenaghen: lasciare a casa l’auto per pedalare fa bene alla salute, all’umore e al prossimo.

Raccogliendo i dati relativi alla Gran Bretagna, lo studio, di cui trovate fonti e riferimenti a questo link, ha provato a calcolare i benefici del Paese se i veicoli su gomma venissero impiegati solo per motivi commerciali, mentre i privati cittadini utilizzassero esclusivamente le bici e mezzi pubblici in caso di lunghi tragitti. In un paese come lo UK si avrebbero circa 49.5 milioni di biciclette (ovviamente è una stima ipotetica) a fronte dei 13 milioni di adesso, mentre le auto si ridurrebbero dalle attuali 35.3 milioni a 5.9. Per cominciare questo significa che i gas serra emessi dagli scarichi delle auto si ridurrebbero del 42%, con ovvio miglioramento dei livelli di inquinamento.

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Ma non si tratta solo di ecologia: i dati raccolti concludono che la salute ne trarrebbe enormi vantaggi. Pedalando si bruciano calorie, circa 480 all’ora, questo significa che, anno dopo anno, i tassi di obesità si ridurrebbero e con essi le patologie relative. Diminuirebbero gli incidenti d’auto e quindi la necessità di ricoveri ospedalieri, nonché i decessi (il tasso di mortalità tra gli automobilisti è del 39% più alto che fra i ciclisti, sempre stando allo studio in questione). Una popolazione di ciclisti è più tonica, più magra, ha un cuore più forte e una muscolatura più robusta di chi trascorre ore alla guida, al pari di lavori più o meno sedentari. Questo in generale porta ad ammalarsi meno e a soffrire di minori patologie, dato che a sua volta porterebbe addirittura a diminuire l’assenteismo sul posto di lavoro. A tutto ciò, ci sono da aggiungere i benefici a livello psicologico, che già molti studi precedenti evidenziano: chi pedala è assolutamente meno stressato di chi guida nel traffico, dicono i dati (tra i quali quelli dell’University of West Anglia).

Infine, la ricerca tiene conto anche dell’aspetto economico, evidenziando che, pur riducendo drasticamente la necessità di lavoratori nell’industria dell’auto, aumenterebbero esponenzialmente quelli richiesti per l’industria delle bici. Solo il mercato dei combustibili fossili subirebbe un vero danno, ma forse si avrebbe finalmente la spinta per investire in energie rinnovabili.

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Ovviamente non si tratta di una ricetta preconfezionata, ma di passi che occorrerebbe fare un poco per volta, sia da parte dei cittadini individuali che delle aziende, e con il coinvolgimento delle amministrazioni locali. Però dà un’idea di come potremmo vivere meglio, con meno stress e in città più accoglienti se finalmente cominciassimo a cambiare direzione. Se volete saperne di più, trovate una semplice infografica che spiega tutti i dettagli.

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