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Di pub in pub

Come ogni città irlandese che si rispetti Belfast vanta un gran numero di pub. Ecco qualche indirizzo…

Belfast
©CECILIA MARTINO

Una sosta a Belfast, anche per un solo weekend, non può
dirsi completa senza aver messo piede in almeno uno dei tanti pub storici di
cui la capitale dell’Ulster – come qualsiasi città irlandese del resto – va
giustamente fiera. Non pub qualsiasi beninteso, ma historical pubs, come ben evidenziato nella guida che pubblicizza
un circuito turistico ad hoc fatto apposta per non perdere nemmeno uno di
questi locali tradizionali (per chi volesse saperne di più il sito ufficiale è www.belfastpubtours.com).

Soggiornando all’hotel Hastings Europa,
si ha una doppia fortuna: quella di dormire nel più famoso albergo dell’Irlanda
del Nord che ha ospitato stelle del mondo dello spettacolo (anche grazie alla
sua posizione proprio davanti al Grand Opera House),  altezze reali e persino il Presidente americano Bush (la cui camera
costa circa 300 £ a notte), e quella di avere proprio di fronte, sulla Great
Victoria Street, l’altrettanto famoso Crown
Liquor Saloon
. Tra tutti i pub di Belfast il vittoriano Crown, la cui
storia risale al 1885, è senz’altro il più famoso.

Caratteristiche
dell’ambiente interno, oltre ai dettagli di estrema raffinatezza, sono le
pareti divisorie che un tempo servivano a “nascondere” le clienti donne frequentatrici
del pub e che oggi creano come delle mini camere dove consumare le proprie
bibite lontani da occhi indiscreti. Tra gli accostamenti più inusuali da
sperimentale al Crown la Guinness con le ostriche.

Se invece è il pub con la
forma più strana dell’Irlanda che volete vedere, andate alla ricerca del Bittles al civico 103 di Victoria
Street. Conosciuto anche come The Shakespeare a causa del leit motive
letterario ispirato ai tanti scrittori irlandesi che compaiono in foto o
dipinti sulla parete (Beckett, Joyce, Wilde e Yeates, tra gli altri), il bar è
situato in un edificio triangolare. Si consiglia di assaggiare l’hot whiskey, il famoso whiskey caldo
irlandese che si differenzia da quello scozzese anche nella pronuncia (scritta
con la “ey” finale), oltre che per la tripla distillazione.

La musica
tradizionale è compagna fedele dei sorsi di birra praticamente in ogni pub,
come l’irish way of life impone. Così
al Duke of York nel cuore del
Cathedral Quarter, in Commercial Court 11, si suona ogni giovedì sera, spesso
in compagnia di giornalisti e politici vista la vicinanza del pub al distretto
tipografico di Belfast, dove si trovano le redazioni delle principali testate
di Belfast. A due passi dalla Cattedrale di Sant’Anna, in Donegal Street, potete
invece assaggiare i menù rustici del pub gastronomico The John Hewitt, unico nel suo genere in quanto appartiene al
centro di Sostegno dei Disoccupati di Belfast.

Ospiti abituali del pub sono
sindacalisti, musicisti, scrittori e, ovviamente, poeti ispirati a quel John
Hawitt, poeta e socialista di Belfast, che inaugurò ufficialmente il centro di
Sostegno il 1° Maggio del 1983. Il pub accoglie sessioni di musica
tradizionale, dal vivo e jazz durante tutta la settimana, mentre il lunedì è
dedicato alle mostre d’arte, naturalmente di giovani talenti o artisti
disoccupati. Una chicca per i più curiosi: qui si trova una targa attaccata
alla parete che spiega come Belfast sia divenuta la città dei sogni proibiti.
Leggenda o realtà? Andate a scoprirlo…

Hasting Europa Hotel
Great Victoria Street
Tel: (0044) 28 90 27 1066
www.hastingshotels.com

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