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La Roma diversamente cosmopolita va in scena a Tor Sapienza

La Città Dadisé dal 1 al 6 settembre racconta la periferia come centro di produzione di spettacoli dal vivo e di cultura

Street art
La Presse

Della Capitale, quel tessuto urbano di quasi tre milioni di abitanti, compreso nel territorio di Roma Capitale, si parla negli ultimi tempi solo in termini decisamente peggiorativi.

Le cause sono reali e i motivi assolutamente validi, eppure c’è chi affianca a questo tipo di narrazione, anche la voglia di raccontare il futuro in maniera positiva.

In questo filone si inserisce infatti il lavoro della manifestazione “La Città Dadisé. La Roma dei segni differenti”, realizzata con il sostegno di Roma Capitale ed è inserita nella programmazione dell’Estate Romana 2015.

Per l’occasione, un quartiere come Tor Sapienza, descritto dalla cronaca per le frequenti tensioni sociali, si anima di una cultura invece votata alla differenza. Da martedì 1 settembre a domenica 6 settembre 2015, dalle ore 17 alle 23, esso porta in giro l’arte da Napoli all’India passando per il Portogallo e coinvolgendo letteratura, poesia e arti visive.

Si legge diversità quindi e la si affianca allo spettacolo di origine popolare, promuovendo, grazie a questo connubio, un’idea di città più aperta e cosmopolita, insieme al lavoro prezioso dell’Associazione di Volontariato The Way to the Indies – Argillateatri, da sempre attenta alla diversificazione esistenziale e culturale.

Infatti, nei luoghi del Casale Michele Testa (V.le Filippo de Pisis, 1) per gli appuntamenti pomeridiani e di il Parco di Tor Sapienza poco distante (Via di Tor Sapienza, 108), per quelli serali, sarà possibile incontrarsi in un territorio che non parla solo di isolamento, ma anche di creazione di valore.

Tra le proposte quindi, è possibile annoverare il Premio internazionale degli editori indipendenti Sinbad – nato dall’idea di portare alla luce il lavoro di cura e di ricerca svolto dall’editoria indipendente, il laboratorio di produzione di saponi naturali, un servizio di consultazione e counseling sui libri e la messa in scena di Le città invisibili, solo per citare alcuni degli appuntamenti.

Per il resto, ovvero la trasformazione definitiva della piazza in luogo di aggregazione positiva, molto spetta allo spirito della cittadinanza attiva che proprio in quei giorni si riunirà per dare, si spera, nuovo spirito al quartiere.