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Nicole Kidman ricomincia dall’horror

L’attrice australiana ha lavorato nel film “Stoker” di Park Chan Wook in cui interpreta il ruolo di una madre disturbata

Nicole Kidman
APimages

Il regista coreano di Oldboy, Park Chan-wook, ha esordito in lingua inglese con il thriller “Stoker“, storia di una famiglia piuttosto atipica e misteriosa. Dopo la morte del padre, una giovane ragazza (Mia Wasikowska) rimane sola con la madre (Nicole Kidman) instabile di mente. A casa sua si trasferisce allora un misterioso ed eccentrico zio (Matthew Goode), mai incontrato prima che vuole prendersi cura della famiglia.

Il tanto atteso debutto nel mondo anglosassone del regista Park Chan-wook ha il sapore di un thriller familiare vestito da favola gotica. L’atmosfera è cupa e soffocante e, anche se la mancanza di scene cruente non rende giustizia al buon nome di Park (la trilogia di vendetta Oldboy ne è un esempio), questo espediente  si rivela uno dei grandi punti di forza del film.

Mia Wasikowska interpreta la protagonista India, una giovane ragazza curiosa e silenziosa il cui mondo viene distrutto dopo la misteriosa morte del padre Richard Stoker (Dermot Mulroney). India e Richard erano molto attaccati e la sua scomparsa sconvolge gli equilibri della famiglia.
Poi, di punto in bianco, appare l’eccentrico “zio Charlie”che impone la sua presenza nella casa della vedova del fratello e di sua figlia India, che pur intravedendo in lui qualcosa di morboso e misterioso ne viene sedotta.  Charlie è interpretato da Matthew Goode (la parte era originariamente stata assegnata a Colin Firth) che si districa con maestria attraverso pericolo e seduzione in una relazione che comprometterà sia Mia Wasikowska che Nicole Kidman. L’attrice australiana dopo aver lasciato il segno nel cinema horror con l’inquietante “The Others”, torna a giocare con il thriller offrendo una promettente e convincente interpretazione di una madre disturbata e mentalmente instabile.

La sceneggiatura è stata scritta dall’attore Wentworth Miller (protagonista della serie Prison Break) sotto lo pseudonimo di Ted Foulke, con la collaborazione di Erin Cressida Wilson.
Anche se il nome della famiglia fa subito pensare a Bram Stoker, autore di Dracula, la pellicola non è stata concepita per fare riferimenti ai vampiri,piuttosto, il modello è quello de “L’ombra del dubbio” di Alfred Hitchcock.

Stoker è stato presentato in anteprima mondiale domenica al Sundance Film Festival, e Nicole Kidman, ha sfoggiato per l’occasione un abitino in lana senza maniche, un cappotto leggero e tacchi a spillo, rivelando ancora una volta uno stile elegante e impeccabile, lontano dal ruolo estremo di anti-diva che interpreta nel film.

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