Gadget elettronici contro e-Waste

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Circuiti in plastica riciclata. Fabbricati con materie plastiche riciclate e biodegradabili, questi circuiti sono privi delle sostanze tossiche che inquinano già durante il processo di fabbricazione

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Il telefonino che si ricarica con il movimento. Passeggiando, o muovendo il telefono, i nuovi materiali piezoelettrici contenuti all'interno generano una corrente in grado di mantenere la batteria carica

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Batterie ricaricabili. Queste batterie costano un pò di più rispetto alle batterie normali, ma una volta esauste, possono essere ricaricate mediante un apposito carica - batterie

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Lampada a Dynamo. Se in passato la lampada Dynamo si utilizzava sfruttando l'energia cinetica della bicicletta, oggi ne esistono molte versioni ricaricabili a mano

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Lampada per giardino a pannelli solari. Durante il giorno i pannelli trattengono l'energia proveniente dal sole e, al calare della sera, la rilasciano sotto forma di luce

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La radio a componenti riciclate. Dai metalli impiegati nei circuiti elettrici, fino ai rivestimenti in plastica, tutti i componenti di questa radio provengono da materiali riciclati

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Telefono a pannelli solari. Il telefono si ricarica mediante la connessione ad un dispositivo alimentato a pannelli solari, che accumula l'energia durante il giorno

Con il termine e-Waste si intendono i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, spesso scartati perché obsoleti. La crescente diffusione di questi apparecchi determina un rischio sempre maggiore di abbandono nell'ambiente, con un impatto ambientale destinato a crescere. I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze considerate tossiche e la non biodegradabilità. Le conseguenze sono l'inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua e ripercussioni sulla salute umana. Questi prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti (rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio), evitando di danneggiare l'ambiente e, al tempo stesso, di sprecare materie prime che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature.