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Piemonte: tour per cantine alla scoperta di nuovi vini

Grazie a Cantine a nord ovest, l’evento promosso da Slow Food, si possono scoprire oltre 150 cantine del territorio con degustazioni di vini e assaggi di specialità alimentari

Piemonte, Gattinara cantina
©Cantine a nord ovest

Gli appassionati enologi ben sanno che il Piemonte, culla dei grandi vini, non è solo Langhe e Roero, che sicuramente sono il fiore all’occhiello della produzione e che tutto il mondo ci invidia. Parlare anche di tortonese, vercellese o monferrato, ad esempio, può essere una continua scoperta non solo per i turisti, ma anche per gastronomi, chef, gourmet e amanti del buon vino. Ecco allora come prendere al balzo l’occasione proposta da Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta per promuovere e far conoscere i vini piemontesi, non limitandosi a Barbera e Dolcetto ma abbracciando vini meno conosciuti ed altrettanto interessanti come sono Timorasso, Gavi, Grignolino, Gattinara.

Succede grazie a Cantine a Nord Ovest, la manifestazione itinerante che si suddivide in 7 tappe, una al mese, con appuntamenti che vanno da marzo ad ottobre e permettono di scoprire 7 vini diversi. Si inizia il 20 marzo con I Rossi del Rosa, i Nebbioli: tra cantine e colline all’ombra del Rosa dalle ore 10 alle ore 19 si procede attraverso un itinerario turistico ed enogastronomico tra le cantine e le colline del Nord Piemonte all’ombra della catena del Rosa, prevedendo degustazioni di vini e assaggi di specialità alimentari del territorio in ogni azienda. Le altre tappe sono successivamente nelle zone di Nizza Monferrato, Casale Monferrato, Tortona, Canelli, Gavi e Dogliani, in cui si conclude l’evento il 9 ottobre. Ogni tappa è una vera e propria esperienza enogastronomica e turistica, a spasso tra le colline piemontesi, di cantina in cantina, alla scoperta di volta in volta di una zona geografica diversa.

Sullo sfondo di paesaggi mozzafiato, molti dei quali patrimonio dell’Unesco, sono quasi 150 le cantine da scoprire coinvolte nella manifestazione, alcune aperte al pubblico per la prima volta, e centinaia le etichette da degustare, grandi nomi accanto a piccoli produttori. Di solito si parte con famiglia al seguito con auto propria o in gruppo con il pullman, ma c’è chi arriva anche in bicicletta. Ecco dunque l’opportunità di fare turismo enogastronomico incarnando perfettamente i valori di Slow Food, che porta a riscoprire e conoscere non solo le terre e i loro prodotti tipici, ma anche quelle storie di uomini e donne che producono e si tramandano segreti e tradizioni che fanno grandi un luogo, oltre ad ammirare terre e panorami incantati che già da soli valgono il viaggio.