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Addio Robin, muore il “capitano” del cinema

Il mondo del grande schermo saluta l’attore di Mrs. Doubtfire, ritrovato privo di vita nella sua villa in California.

Morte Robin Williams
Courtesy of©Lapresse

Il cinema ha perso un’altra delle sue più brillanti stelle: questa notte si è spento nella sua abitazione di Tiburon (California), all’età di 63 anni, l’attore Robin Williams. Un grande senso d’amaro ha fatto il giro del mondo e si è diffuso tra i suoi fans, giovani ed adulti, intere generazioni che sono cresciute sorridendo in sua compagnia.

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Dopo gli studi di recitazione presso la Julliard School, ha esordita in tv con il telefilm Laugh-In e, comparsa dopo comparsa, fu negli anni ’70 che iniziò la sua ascesa al successo arrivata con la serie Mork & Mindy in cui si interpretava il ruolo di un alieno umanoide arrivato sulla Terra dal pianeta Ork. Ma il vero boom è legato al cinema: chi non lo ricorda nelle vesti dell’anticonformista professor John Keating, il “Capitano mio Capitano” dell’Attimo Fuggente o ancora, buffo e goffo nei panni della sessantenne inglese Mrs. Doubtfire nell’omonima commedia ma anche più serio in Good Will Hunting, pellicola per cui vinse, nel 1997, un Oscar come miglior attore non protagonista.

Tanti i successi accumulati nella sua carriera ma qualcosa non è andata per il verso giusto, non è bastato l’amore per i fans e quello della sua famiglia a tenerlo in vita e farlo gioire di tanta stima: stando alle dichiarazioni della polizia intervenuta in suo soccorso, sarebbe morto per asfissia, probabilmente a causa di un suicidio ma le cause reali sono ancora in mano agli inquirenti che dovranno effettuare l’autopsia.

Già da tempo si vociferava che quello che il pubblico ha sempre visto come un uomo sorridente, in realtà era una persona come tante, fragile e con i suoi problemi, tanti, visto che sarebbe sprofondato in una brutta depressione con continue ricadute nel mondo dell’alcool, entrando e uscendo da centri di riabilitazione.

Ci si interroga per cercare di capire quale la causa di tanta tristezza, che sia forse dettata dalla delusione della serie tv, The Crazy Ones, il cui scarso successo ne ha causato la cancellazione? Tante domande, poche le risposte, fatto sta che la sua è un’assenza che si farà sentire: ”Ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ha donato il suo incommensurabile talento a chi ne aveva più bisogno” ha detto il presidente americano Barack Obama. Parole d’amore e, allo stesso tempo di strazio, quelle della moglie, Susan Schneider: “Questa mattina ho perso mio marito e il mio migliore amico, mentre il mondo ha perso uno degli artisti più amati e un essere umano stupendo. Ho il cuore a pezzi”.

È così che, tristemente, come in un drammatico film, si pone la parola fine alla vita di uno dei comici più seguiti d’America, un nome che tutti porteranno con il sorriso nella propria mente. R.i.p, Robin.

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