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Alba, classe e talento

Venezia assegna alla Rohrwacher la Coppa Volpi, confermandone il ruolo centrale nel panorama del cinema italiano

Venezia 71
LaPresse

Elegante, discreta, riservata, con una classe che tante, tantissime sue colleghe si possono solo sognare, e un talento che sin dagli esordi l’ha fatta brillare nel panorama del cinema italiano: Alba Rohrwacher è la grande protagonista femminile della 71esima Mostra del Cinema di Venezia. Aggiudicatasi la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Alba taglia un importante traguardo che corona una carriera fatta di pellicole intense e impegnate, in cui l’attrice incanta con uno sguardo che penetra, colpisce, trasmette emozioni forti e spesso estreme.

Premiata per la pellicola di Saverio Costanzo – attualmente suo compagno – ‘Hungry Hearts’, in cui è affiancata da Adam Driver che si è aggiudicato il premio per la miglior interpretazione maschile, Alba si è calata nei panni di una madre psicotica, fobica, instabile che mette a repentaglio la vita di suo figlio a causa delle sue ossessioni. Un film che ha convinto la critica, una tragedia greca in chiave moderna, una storia d’amore – sia di coppia, sia madre tra madre e figlio – che sfocia nella follia, e fra l’altro terza pellicola in cui la Rohrwacher interpreta un personaggio con disturbi alimentari (‘La solitudine dei numeri primi’ diretto sempre da Saverio Costanzo e ‘Carne e ossa’ di Christian Angeli).

Gli esordi di Alba, che all’inizio era per molti ‘quell’attrice col cognome difficile’ la vedono subito impegnata con registi di spessore come Carlo Mazzacurati (con il quale esordisce al cinema nel 2004 in ‘L’amore ritrovato’), Daniele Lucchetti, Silvio Soldini. In pochi anni la vogliono Pupi Avati, Marco Bellocchio, di recente Emma Dante e infine la sorella, Alice Rohrwacher, per la quale interpreta il film ‘Le meraviglie’ che si aggiudica la menzione speciale della giuria al Festival di Cannes 2014. Un anno speciale insomma per la famiglia Rohrwacher e per Alba in particolare, che si ritaglia ufficialmente un posto d’onore tra le grandi attrici del cinema italiano, una di quelle artiste che non sbocciano tanto facilmente, piena di talento, grazia ed eleganza, affascinante e bellissima a prescindere dai canoni stereotipati.

Lei è la grande protagonista femminile di Venezia 71, mentre il riconoscimento per il miglior film è andato alla Svezia, con la pellicola ‘A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existance’ che ha fatto vincere il Leone d’Oro a Roy Andersson. Film che ha trionfato grazie all’estetica quasi pittorica, che propone una riflessione surreale e sarcastica della società contemporanea. Il Leone d’argento è andato invece al russo Andrei Konchavlosky per il suo ‘The Postman’s White Night’, che gli è valso anche il Green Drop Award, riconoscimento al merito ecologista della pellicola.