Pubblicato il

Emanuela, la leadership rosso fuoco del Torino Film Festival

Appassionata, competente e da tempo vicina al Festival piemontese, solo che collocata in trincea; ecco chi è la prima direttrice donna della rassegna di Torino

Emanuela Martini
L. Goria - Ied Torino
Uno scambio di ruoli, quello avvenuto con l’ex-direttore Paolo Virzì, e un’unica piacevole notizia. Emanuela Martino, critica cinematografica, giornalista e braccio destro della dirigenza del Torino Film Festival fin dal 2007, è la prima donna nella storia della rassegna a dirigere quest’anno il Festival piemontese.

SEGUI IN DIRETTA TORINO FILM FESTIVAL SU FILM.IT

Tuttavia, non si tratta di certo di un esordio spericolato e giocato su un suolo solo parzialmente conosciuto. La Martini è persona di casa alla Mole da sette anni, ovvero da quando Nanni Moretti la chiamò a partecipare al Festival nel ruolo di vice-direttrice. Da quel giorno, sono passati sette anni di lavoro, studio e fatica, accanto a direttori come Gianni Amelio, Steve della Casa e Paolo Virzì, che quest’anno la affianca come guest director, che hanno trasformato il Festival uno dei gioiellini del circuito internazionale.

La storia della neo-direttrice dalla chioma rosso-fuoco, è soprattutto la narrazione di un incanto. Dopo essersi laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Bologna, la giornalista sembra non voler più uscire dalla magia della sala buia. Una carriera, la sua, dedicata al cinema e alle sue possibili riflessioni, prima come membro del comitato editoriale di Cineforum, poi come critica di riviste di settore, Film Tv, Cinema e Cinema, Vivilcinema, Lo Straniero, Giudizio Universale, Drammaturgia, Cinecritica.

 
Oltre l’amore per scrittura, c’è l’aspetto programmatico dei festival nostrani e il tentativo di allargare alla collettività lo stupore provato di fronte alla bellezza di una pellicola. Per questo, nel 1992 e poi di nuovo nel 1999 fino al 2001, è nel comitato di selezione del Festival di Venezia e del Festival del Cinema di Pesaro. Nel 2007 approda a Torino e non la abbandona fino a diventarne guida e motore principale con l’edizione di quest’anno. In mezzo, la passione infinita per il cinema americano e inglese al quale ha dedicato un’estesa opera letteraria e monografica.

Tra i libri firmati dalla critica, Storia del cinema inglese, Il lungo addio – L’opera di Robert Alman e ritratti dedicati, fra gli altri, a Nicholas Ray, John Huston e Franca Valeri. Insomma più che di una prima prova, l’edizione Martini, sembra essere una piacevole conferma realizzata finalmente sotto il faro della celebrità.