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Giuliana De Sio: “Vi svelo il mio Notturno”

Il tempo che passa, le violenze subìte, la spiritualità: l’attrice racconta se stessa, tra lavoro e intimità… 

Giuliana De Sio
Courtesy of © Giuliana De Sio
Giuliana De Sio torna a vestire i panni di Adriana, Medea d’oggi, con il suo spettacolo a Roma: al teatro Sala Umberto sino al 30 novembre sarà possibile godere della sua straordinaria interpretazione nella piéce “Notturno di donna con ospiti”, ambientata in un ghetto degradato e con risvolti da thriller. Sul palco con la De Sio ci saranno gli attori Gino Curcione, Rosaria De Cicco, Andrea De Venuti, Mimmo Esposito e Luigi Iacuzio. La regia è a cura di Enrico Maria Lamanna. L’abbiamo contattata per raccontarci la sua notte, le sue paure. Quelle di una donna da sempre considerata “troppo sicura”.  
 
Iniziamo a parlare dello spettacolo che è attualmente in scena al Sala Umberto di Roma.
Uno spettacolo lungo una vita: “Notturno” ha avuto oltre 700 repliche. E dopo 15 anni di pausa avevo al contempo voglia e paura di indossare nuovamente gli abiti di Adriana. Ma mi sono fatta coraggio. E’ uno spettacolo di culto, che hanno già visto in tantissimi, e c’è ancora chi torna a vederlo, più volte. E’ una sorta di scatola cinese con tante sorprese, ogni volta che lo guardi sembra sempre diverso e si comprendono nuove cose.  Estremamente realistico e metafisico, con una visione celeste e una terrestre. Come una piccola magia. L’averlo riproposto mi ha completamente appagata, come se avesse ancora più successo, come se fosse nel momento storico giusto.
 
Adriana è considerata la Medea d’oggi. Com’è cambiata, secondo te, la donna in Italia?
Sta cambiando, ma con tantissime difficoltà. Siamo arrivati a dimostrare che possiamo fare quasi tutto, ma purtroppo non ci viene ancora permesso con tanta facilità. L’abbiamo dimostrato, ora tutti lo sanno, ora dobbiamo farlo sempre.
 
A proposito di “Notturno”, tra pochi giorni si celebra la giornata contro la violenza sulle donne: lei ha mai subìto qualche forma di violenza?
Fisica no, ma nel lavoro sì. E per me il lavoro è vita, identità, anima. Quindi è come se ne fossi stata vittima in toto. Ovviamente parlo di uomini, che nel nostro campo sono quelli che detengono il potere. E sono stata spesso molto discriminata.
 
Per cosa?
Credo che sia per una forma di potenza che io esprimo quando parlo, per una mia presunta ostentata sicurezza, per la mia presenza scenica. Come se fosse qualcosa di minaccioso. Ma questo perché abbiamo una mentalità distorta e perversa. Io sono un’attrice potente, e l’ho sempre dimostrato: solo per questo motivo sopravvivo, non per altro. Le forme di sopravvivenza che usano altre persone non mi appartengono, io ho puntato solo a crescere e a diventare più brava, senza mai cedere.
 
Lei ha dichiarato di essere atea: quali sono i valori in cui crede?
Mi ritengo non credente. Non ho grandi motivi di consolazione, non li ho mai trovati. In questo modo vivo senza bugie, quindi in maniera pericolosa. Io invidio molto chi ha la fede, perché lì trovano conforto, ma questo è un dono, che si riceve per educazione o per credo. In ogni modo ho la mia forma di spiritualità, che si esprime soprattutto nel mio rapporto con la natura. Quando sono davanti al mare, ad esempio, sono in un’”altra” dimensione.
 
Tra tre anni raggiungerà quota 60. Si può dire?
No, non diciamolo. Ci sono tre anni? Ne riparliamo tra tre anni (ndr, ride).
 
Allora come si proietta tra, ad esempio, vent’anni? Non lo so, andrà in “pensione”?
Non ci ho mai pensato, può darsi però che io mi stanchi. Le mie pensioni sono i periodi di lavoro tra uno spettacolo e un altro: al momento la tournée mi sta mangiando, ma spero di riposare qualche mese. Per poi riprendere ancora.
 
Ma ha paura del tempo che passa?
Sì, certo, ma non della morte. Della malattia e del decadimento sì, quello è inesorabile. Ma sento che nella testa sta cambiando qualcosa. E sento che sto lentamente accettando l’idea di invecchiare.
 
Prossimi progetti in cantiere.
Ci sono, e anche molti concreti. Sono in corso delle trattative, ma al momento non posso sbilanciarmi. Però riguarda la televisione. Ma riprenderò con questo spettacolo anche nel 2015: tra le tappe che toccheremo, di nuovo Roma, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna.

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