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Una pizza degna dell’Unesco

La Commissione italiana Unesco ha dato il via libera per iscrivere la pizza napoletana nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

Pizza
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In Italia è un businness che genera 10 miliardi di utili l’anno, suddivisi tra circa 63 mila pizzerie e locali per l’asporto, taglio e trasporto a domicilio che danno lavoro ad oltre 150  mila persone: questo e tanto altro si cela dietro il mondo della pizza, a cui la Commissione italiana Unesco ha dato il via libera per essere iscritta alla lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

Ebbene si: quella dei pizzaioli napoletani è l’unica candidatura italiana nella lista, decisa all’unanimità anche per merito della raccolta eccezionale di oltre 300 mila firme grazie ad una petizione che ha coinvolto i cittadini e personaggi illustri in ogni parte del mondo. Secondo la petizione, “quest’arte, che nasce e si tramanda a Napoli da secoli, di generazione in generazione, consiste nel manipolare due sostanze basilari come l’acqua e la farina in modo tale da creare dei dischi di pasta, secondo una tecnica e delle regole ben precise e un linguaggio tutto napoletano”. Per questo “iscrivere quest’arte nella Lista rappresentativa significa riconoscere il valore di una tradizione sostenibile, attenta alla naturalità, che parla di materie prime legate ad un vero amore e rispetto per la terra, di ingegnosità di uomini e donne che volevano trovare modi gustosi per nutrire le proprie famiglie e la propria comunità.

L’iscrizione di questo elemento culturale nella Lista significherebbe riconoscere il valore di una tradizione artigianale basata su quella diversità culturale che l’alimentazione deve riscoprire lungo la strada necessaria per riconciliare gli esseri umani alla Terra”. Per la Commissione designatrice “l’arte dei pizzaioli ha svolto una funzione di riscatto sociale, elemento identitario di un popolo, non solo quello napoletano ma quello dell’Italia ed è un marchio dell’italianità.”. La pizza napoletana, come curriculum, vanta soprattutto il fatto di essere una summa della Dieta mediterranea e rappresenta un vero e proprio stile di vita oltre che simbolo culturale italiano. E’ proprio la pizza che ha contribuito a promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo ed è per questo uno dei prodotti più imitati: ecco dunque che si aspetta con ansia il 2017, quando a Parigi avranno esito le valutazioni dell’Unesco.