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Spezie: un toccasana in cucina

Le mille virtù delle spezie. Radici, semi e fiori che deliziano il palato e aiutano la salute

Spezie

La cucina italiana non è particolarmente avvezza alle spezie, e quando pensiamo a curcuma, zenzero, cumino, paprika, cardamomo o curry di solito immaginiamo India, Marocco, Zanzibar. Eppure si tratta di ingredienti grazie ai quali avvengono vere e proprie magie in pentola: non solo perché conferiscono sapori e odori da ‘Mille e una Notte’, ma anche perché sono veri toccasana per la salute. Le proprietà delle spezie, siano esse radici, polveri o quant’altro, sono numerose, e contribuiscono alla salute del corpo sotto diversi frangenti. Alcune aiutano a digerire, altre stimolano l’appetito, altre ancora hanno proprietà antinfiammatorie. Sono centinaia, ma scopriamone alcune di facile reperibilità.

Zenzero. Vero miracolo della natura, lo zenzero è una radice che si utilizza sia fresca che secca, ed ha più o meno un milione di virtù! Stimola la digestione, cura e previene raffreddori e mal di gola, aiuta la circolazione, è un efficacissimo anti-nausea, è antinfiammatorio e antiossidante. Cosa volere di più? Per assumerlo potete metterlo in infusione nelle bevande estive (nel the freddo o nella limonata per esempio), oppure preparare una tisana con zenzero fresco e miele, o ancora usare le scaglie per profumare il riso, il pesce, le verdure.

Cumino. Molto utilizzato nella medicina ayurvedica, il cumino è una pianta erbacea di cui si utilizzano i semi come spezia, che appaiono simili a quelli di finocchio o di anice, ma più scuri. Masticarne i semi aiuta chi ha problemi di alitosi e stimola l’appetito, mentre una tisana dopo i pasti aiuta la digestione. E’ efficace per ridurre i gas che si formano nell’intestino, il che lo rende ottimo contro le coliche e i gonfiori.  Il cumino è un’ottima fonte di ferro, consigliato perciò nell’età dello sviluppo, durante la gravidanza e il ciclo mestruale. Studi ancora in corso propendono ad evidenziarne virtù anticancerogene.

Cannella. Utilizzata in Italia soprattutto per i dolci, in realtà le sue stecche essiccate sono ottime anche per insaporire i legumi. Ha elevatissime proprietà antiossidanti, stimola la circolazione e la digestione, e aiuta a combattere la spossatezza. Riduce i dolori legati all’artrite, funge da antispastico, ed è un alleato preziosissimo nel regolare gli zuccheri nel sangue, abbassando la glicemia e contrastando l’ipertensione (ricerche recenti la mettono in prima fila nel combattere il diabete, ma anche l’Alzheimer). L’olio essenziale ha virtù antimicotiche.

Chiodi di garofano. Si tratta di boccioli essiccati di un albero sempre verde chiamato Eugenia Caryophyllata. Il suo olio essenziale ha proprietà antisettiche note sin dall’antichità, l’utilizzo per il mal di denti è proverbiale, dato che disinfetta e svolge un’azione analgesica, anche sotto forma di decotto. Ottimo rimedio contro il mal di testa ed efficace per i gargarismi. Anti-micotico sia per uso esterno che interno, e anti-batterico.

Noce moscata. Forse la più comune tra le spezie usate in Italia, anche se ha origini lontane: è il seme di un frutto di un albero originario dell’Indonesia. I suoi benefici comprendono attività anti-nausea e carminative (cioè che ostacolano la formazione di gas intestinali), è inoltre un antisettico. Il suo olio ha efficacia contro i dolori reumatici e nevralgici. Tuttavia un suo uso eccessivo può essere pericoloso, perché provoca stati allucinatori (ma occorre ingerirne dosi elevate, oltre i 5 grammi). E non dimentichiamo le sue proprietà afrodisiache.

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Anice. Ideale per aromatizzare bevande e dolci, l’anice proviene da diverse piante, tra cui si utilizzano i semi di anice verde e anice pepato, e i frutti di anice stellato. Il suo effetto più conosciuto è quello digestivo (masticandone i semi o in infusione), ma è anche un ottimo anti-spasmodico e carminativo. Ha inoltre proprietà rilassanti e antiemetiche. Tuttavia un uso abbondante deve essere supervisionato da un medico perché a dosi elevate può diventare tossico.

Curcuma. Uno degli ingredienti principali del curry (che non è una spezia, ma un mix), proviene da una pianta di cui si conoscono circa 80 specie, di cui si utilizza la radice essiccata. Anch’essa ha numerose proprietà, tra cui quelle anti-cancro – secondo uno studio recente bloccherebbe un enzima responsabile dello sviluppo delle cellule cancerogene e sarebbe un ottimo coadiuvante delle chemioterapie. Ma per quanto riguarda usi più confermati, è un potente antiossidante e antinfiammatorio con capacità antidolorifiche. E’ efficace contro la flatulenza e i dolori mestruali.

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