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Tirolo, “the place to eat”

I templi della buona cucina tirolese offrono piaceri per il palato ad alta quota, proprio accanto alle piste da sci

Cena in quota
Pitztaler Gletscher/ Daniel Zangerl

Le Alpi austriache oltre ad essere un territorio dall’immensa bellezza, sono la patria della “gastronomia di montagna”. Infatti, da Sölden a Stubai, le stazioni sciistiche tirolesi offrono la possibilità di gustare le particolari creazioni di rinomati chef locali come Patrick Schnedl, Alexander Fankhauser o David Kostner. Ovviamente, il tutto “condito” dai panorami inimitabili regalati dalle location davvero uniche in cui sorgono questi speciali “ristoranti d’alta quota”.

Ad esempio, il nuovo porta bandiera di Sölden è il ristorante iceQ che si distingue per il design moderno e la cucina gourmet. A 3.048 metri di altitudine, sulla vetta del Gaislachkogl gli ospiti possono gustare la cosiddetta Alpine Cuisine accompagnata da bottiglie pregiate. A partire dalla stagione invernale 2014-2015 la cucina dell’iceQ sarà diretta da Patrick Schnedl, originario della Carinzia. “È una grande sfida per me”, afferma Schendl,“devo ancora fare esperienza con la cucina a più di 3.000 metri. Ma è incredibilmente emozionante viziare i palati dei miei ospiti in una location tanto particolare”.

Ma non solo, sempre in Tirolo, proprio accanto alle piste da sci di Hochfügen, presso l’Hotel Lamark, si trova il premiato ristorante “Alexander”. Da molti anni Alexander Fankhauser è considerato uno dei migliori cuochi di tutta l’Austria: entusiasmano le sue combinazioni creative che interpretano i piatti del passato con l’apporto della Haute Cuisine. “Cerco di reinterpretare in modo nuovo ricette tradizionali. Le specialità e i prodotti regionali sono al centro della mia cucina”, afferma Alexander Fankhauser.

Infine, sempre ad altissime quote, il ristorante gourmet Schaufelspitz a 2.900 metri sul livello del mare e lo chef David Kostner propongono una cucina fuori dal comune. Lo chef del Ghiacciaio dello Stubai ama, infatti, viziare il palato dei propri ospiti con eccellenti specialità. La guida culinaria “Gault-Millau” annovera soprattutto “l’entrecôte di suino Mangalica austriaco con puré di patate e finocchio, noci e salsa all’anice stellato”. Tuttavia, anche “il petto d’anatra su terrina di patate con piselli mangiatutto e scalogno brasato al profumo di liquirizia” sembra essere un capolavoro del celebre Chef.