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Carnevale e Chiacchiere in cucina

Una ricetta storica capace di portare in tavola deliziose “bugie”

Chiacchiere
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In Europa, come avviene per le festività del Natale e della Pasqua, è consuetudine preparare particolari dolci per festeggiare il Carnevale. In Italia, in particolar modo, esiste una lunga tradizione culinaria che accompagna le sfilate di carri e le parate. Tant’è che spesso le maschere carnevalesche prestano i loro nomi ai prodotti della gastronomia regionale ed i gianduiotti piemontesi ne sono un esempio.

Nei giorni che precedono il Mercoledì delle Ceneri le cucine italiane cominciano a sfornare numerose delizie, e tra queste la più rinomata sembra essere la Chiacchiera. Il tipico dolce carnevalesco assume diverse denominazioni in base alla regione del Bel Paese considerata. Per citarne alcuni: bugie, cenci, frappe, sfrappe, sfrappole, manzole, crostoli, galani, intrigoni, lattughe, maraviglias, fiocchi e fiocchetti, ma i fantasiosi dialetti italiani non si fermano qui.

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La forma caratteristica della Chiacchiera è rettangolare: una striscia di pasta dolce, talvolta lavorata a formare un nodo, da qui deriva infatti la denominazione romagnola di “fiocchetto”. Questa prelibatezza, dalla semplice preparazione, sembra essere una ricetta incredibilmente antica, prodotta grazie alla frittura di un impasto di farina.

Le “bugie”, secondo quanto riportato dai libri di storia, sono un dolce dall’antichissima tradizione, figlie della “cultura frictilia”. Infatti, nell’antica Roma, il periodo di Carnevale era una delle rare occasioni in cui venivano consumati dolci fritti nel grasso di maiale. I suddetti dolci venivano prodotti in grande quantità, in quanto dovevano accompagnare i golosi lungo tutto il periodo della Quaresima.
 
Oggi, sono rimaste ancorate alla tradizione italiana diventando un tipico dolce del Carnevale nostrano. Ripiene o piatte, fritte o al forno, con zucchero a velo o semolato, sono un dessert fragrante capace di soddisfare i palati di tutti gli amanti della buona cucina.

La ricetta

Ingredienti per 3 vassoi: 400 g di farina 0, 30 g di zucchero, 40 g di burro, 3 uova, scorza grattugiata di una arancia, sale, grappa (1/2 bicchierino), zucchero a velo, 1 l di olio evo

Preparazione: disporre la farina a fontana e versarvi al centro le uova sbattute, lo zucchero, il sale, la scorza di agrumi ed il burro tagliato a pezzetti. Lavorare delicatamente con le dita per far incorporare i liquidi alla farina, e mano a mano che l’impasto si amalgama iniziare a versare lentamente la grappa. Continuare a lavorare l’impasto energicamente fino a quando non risulterà omogeneo. Formare una palla e far riposare un paio d’ore, coperta, a temperatura ambiente. Passato il tempo di riposo, prendere l’impasto e suddividerlo in sei pezzi. Tirare la sfoglia sottilissima infarinandola leggermente. Tagliare l’impasto con una rotella dentellata e ricavare le chiacchiere. Mettere a riscaldare l’olio e, quando la temperatura arriva a 176 C, friggere le chiacchiere facendole dorare da entrambi i lati. Farle raffreddare completamente e cospargere con lo zucchero a velo.

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