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Cucina Vegana: la Pastiera napoletana

La versione vegan dell’emblema della cucina partenopea, ovvero un irrinunciabile dolce pasquale dall’inconfondibile profumo di agrumi

Pastiera Napoletana
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La pastiera è un dolce napoletano tipico del periodo pasquale. Questa torta dall’incredibile dolcezza, secondo la leggenda, venne creata dalla sirena Partenope, simbolo della città di Napoli.  Sembra, infatti, che Partenope amasse allietare la popolazione locale con canti soavi, in particolar modo nel periodo primaverile. Un giorno gli abitanti del luogo, decisero di ringraziare la stupenda creatura per la dolcezza del suo canto, portandole in dono i prodotti della natura: la farina, la ricotta, le uova, il grano tenero, l’acqua di fiori d’arancio, le spezie e lo zucchero. Le offerte vennero poste ai piedi degli dei, e questi mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera.

Nella ricetta classica gli aromi utilizzati sono cannella, canditi, scorze d’arancia, vaniglia e acqua di fiori d’arancio. Oggi esistono, però, numerose interpretazione della ricetta originale che vanno dall’aggiunta di crema pasticcera e cioccolato bianco alla ricetta vegana. Le massaie partenopee la preparano di solito il giovedì santo o il venerdì santo, ma nelle migliori pasticcerie napoletane è presente tutto l’anno.

Ingredienti per la pasta frolla
300 gr farina
100 gr zucchero di canna
120 ml di latte di soia biologico
70 ml di olio di oliva
1 pizzico di bicarbonato

Ingredienti per il  ripieno
250 gr di grano cotto
2 cucchiai fecola di patate
300 gr zucchero di canna (50 per la crema pasticcera, 250 per la crema di tofu)
scorza di un limone (metà per la crema pasticcera, metà per la crema di grano)
400 gr latte di soia (200 gr per la crema pasticcera, 200 gr per la crema di grano)
30 gr burro di soia biologico
2 cucchiai rasi di vaniglia in polvere bio (uno per la crema di grano, uno per quella di tofu)
250 gr tofu
cannella
acqua di arancia
100 grammi di frutta candita

Pasta frolla: Lavorare la farina con l’olio e lo zucchero, ed in seguito aggiungere il latte ed il bicarbonato. Impastare bene fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio. Formare una palla e lasciare riposare in frigo per 40 minuti. Crema pasticcera vegana: mescolare in un pentolino antiaderente 2 cucchiai di fecola di patate e 50 gr di zucchero di canna. Mettere sul fuoco a fiamma bassa, aggiungendo poco alla volta 200 gr di latte di soia, sempre continuando a mescolare. Aggiungere la scorza di mezzo limone e portare ad ebollizione, sempre a fiamma bassa e continuando a mescolare. Quando la crema si addenserà, spegnere e far raffreddare. Crema di grano: Versare in una pentola il grano precotto, 200 gr di latte di soia, 30 gr di burro di soia, la scorza di mezzo limone e la vanillina. Fare bollire il tutto a fuoco basso, mescolando fino a ottenere una crema densa e senza grumi. Una volta pronta, fare intiepidire. Crema di tofu: Passare al passaverdure 250 gr di tofu al naturale e mescolare con una frusta insieme a 250 gr di zucchero di canna, lavorando bene il composto. Aggiungere poi un cucchiaino di cannella, 1 fialetta di acqua all’arancia e una bustina di vanillina.

Mescolare delicatamente la crema pasticcera alla crema di tofu fino a farle amalgamare. Aggiungere il composto così ottenuto alla crema di grano e incorporare 100 grammi di frutta candita. Stendere quindi la pasta frolla, avendo l’accortezza di tenerne una piccola quantità da parte per preparare le strisce che serviranno per la decorazione. Foderare con il disco di pasta frolla una teglia tonda e versare il ripieno nella teglia (pareggiare bene i bordi della pasta frolla). Con la pasta tenuta da parte decorare la superficie della pastiera, intersecando le strisce tra loro. Spennellare delicatamente le striscioline con latte di soia e infornare il tutto a 180° per circa un’ora circa, fino a quando la superficie si sarà dorata. A fine cottura estrarre dal forno e lasciare raffreddare nella tortiera stessa. Solo una volta fredda, sformare delicatamente e spolverizzare con zucchero a velo.