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Ecologia e design per il futuro dei cibi

La Svezia inventa stoviglie che si “autopuliscono” e packaging che si decompongono quando il cibo è scaduto

contenitori per alimenti ecologici
tomorrowmachine.se

Nuove idee dalla Svezia, prima al mondo in campo di innovazione per la salvaguardia dell’ambiente. Lo studio di design Tomorrow Machine, specializzato in packaging, propone prodotti di design concepiti in particolare per l’alimentazione, in collaborazione con l’istituto di ricerca svedese Innventia.

I materiali su cui lavorano Tomorrow Machine e Innventia sono creati a partire dalla cellulosa delle foreste svedesi. Tra le idee più “eco”, quella delle stoviglie autopulenti: una ciotola e un piatto rivestiti da una particolare cera disciolta ad elevata pressione e temperatura in grado di respingere acqua, olio e sporco.

Se si utilizzassero stoviglie di questo tipo, grazie a una cellulosa con la struttura molecolare modificata per renderla superidrofobica, qualsiasi traccia di sporco o liquido scivolerebbe via in fase di pulizia (finendo direttamente nei rifiuti organici) e permetterebbe di risparmiare litri di acqua e di detergenti inquinanti per l’ambiente. L’effetto è quello di una gocciolina sulla plastica: scorre via senza lasciare traccia. Il nuovo materiale a base di cellulosa, sviluppato da Innventia, è leggero ma resistente e può essere modellato in superfici dalla doppia curvatura.

La polpa di cellulosa viene prima suddivisa in fogli, poi è pressata in uno stampo a caldo che fa diventare il materiale duro come la ceramica. A differenza di questa, però, non si rompe in caso di cadute. Si tratta ovviamente di un materiale ancora in fase di sviluppo, per il quale non è stata ancora autorizzata la diffusione commerciale.

Altro progetto interessante è quello ideato in autonomia da Tomorrow Machine. Si chiama This too shall pass e si basa sul concetto che il packaging dovrebbe decomporsi negli stessi tempi in cui il prodotto alimentare va in scadenza. Il packaging e il suo contenuto lavorerebbero quindi in simbiosi. Lo studio di design svedese ha già pensato ad aslune soluzioni, sfruttando materiali come il gel agar-agar (utilizzato nella cucina molecolare); una vera e propria gelatina commestibile da utilizzare come imballaggio per bevande, succhi di frutta, frullati e gelato.

Un secondo “contenitore”, stavolta per alimenti secchi, (riso o cereali in chicco), potrebbe essere ottenuto con la cera d’api. È di forma triangolare, biodegradabile e viene aperto come una mela sbucciata in un unico filo di scorza.

E se il contenitore si rompesse come un uovo? E’ il caso di un piccolo involucro di forma tondeggiante e viene creato con lo zucchero caramellato rivestito da cera naturale, adatto a contenere liquidi come l’olio d’oliva.

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