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Nespole giapponesi, dolce frutto di primavera

Spesso confusi con le autunnali nespole europee, i frutti arancioni si raccolgono in questa stagione

Nespole
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Comunemente chiamiamo nespole due frutti che in realtà appartengono a piante diverse, la Mespilus germanica (nespolo europeo) e l’Eriotroba japonica (nespolo giapponese). E’ il secondo, il nespolo giapponese, ad essere maggiormente commercializzato, e sono i suoi frutti a comparire sulle tavole del mese di maggio e durante l’estate, caratterizzati da un vivace color arancio/giallo e una forma più o meno tonda che li fanno assomigliare alle albicocche. In verità le nespole giapponesi vengono vendute ancora acerbe nei mesi primaverili per questioni di mercato, ovvero per non soccombere alla competizione di ciliegie e pesche, i frutti estivi per antonomasia, e quindi non dover subire un ribasso dei prezzi: ecco che vengono commercializzati ancora poco maturi in un periodo dell’anno in cui i frutti invernali sono in esaurimento e quelli estivi ancora non presenti. Il nespolo europeo invece si raccoglie in autunno ma si consuma dopo averlo lasciato maturare diverse settimane, e si presenta molto più simile ad una piccola mela, con la buccia marroncina e spessa e la polpa biancastra.

La nespola giapponese proviene dall’Asia ma non dal Giappone, bensì, si ritiene, dalla Cina – anche se è nel paese del Sol Levante che avvennero i contatti europei più frequenti con le varietà di questo frutto. I frutti sono più o meno dolci a seconda del grado di maturazione, ma in generale caratterizzati da una nota acidula. Perfetti da consumare crudi – con buccia o senza – e ideali per marmellate deliziose, contengono grossi semi che si prestano alla preparazione di liquori come il nespolino, dal sapore simile al nocino. Dai fiori del nespolo giapponese invece si ottiene un ottimo miele.

Dal punto di vista nutrizionale la nespola è ricca di potassio e, in quantità minori, fosforo e magnesio, ma soprattutto abbonda di vitamina A, il che la rende un frutto alleato del benessere della pelle e degli occhi. Le nespole acerbe hanno proprietà astringenti, mentre da mature si comportano come lassativi: in generale sono frutti con buone capacità regolatrici dell’intestino e impiegate soprattutto per questa caratteristica in fitoterapia.

E ora una ricetta: crepes integrali alle nespole. Preparate una sorta di confettura veloce con i frutti sbucciati, denocciolati e tagliati a pezzetti; metteteli in un pentolino con un cucchiaio di zucchero di canna ogni 4/5 frutti e lasciate cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti fino a che saranno ridotti in poltiglia. Aggiungete un cucchiaio di liquore tipo amaretto (o nespolino, o nocino), mescolate, spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Preparate quindi l’impasto per le crepes con un uovo – per circa 4 crepes – 100 gr di farina integrale, 250 ml di latte, 20 gr di zucchero e un pizzico di sale: sbattete il composto perché risulti liquido e liscio, e versatene un mestolo su una padella antiaderente imburrata, spalmando la pastella perché formi un disco regolare e sottile. Cuocete un minuto per lato, e condite la crepe con il composto di nespole, una manciata di mandorle tostate a scaglie, richiudete e spolverate con zucchero a velo.

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