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Le icone che stanno ai piedi

Due classiche alla ribalta con le riedizioni 2016. Ecco le Stripes Onitsuka Tiger Mexico Delegation e le nuove Chuck Taylor All Star II di Converse

Onitsuka Tiger
Onitsuka Tiger
Sempre fedeli ad una tradizione mai rinnegata, sia dai produttori che dai consumatori, tornano sul mercato le nuove edizioni di due inimitabili sportive, due must-have a cui gli amanti del genere non possono proprio rinunciare: le Stripes Onitsuka Tiger, nella versione Mexico Delegation ispirata alla partecipazione del Giappone alle Olimpiadi del 1968, e le rinnovate Converse Chuck Taylor All Star II.
 
Esattamente 50 anni fa – era il 1966 – la Onitsuka Tiger, casa produttrice giapponese, lanciava un modello storico, le Stripes, dall’inglese strisce, come quelle introdotte per la prima volta dai designers di Kobe, non solo per questioni estetiche, ma principalmente tecniche. Una scelta maturata non per caso. L’azienda nipponica aveva lanciato una competizione interna per individuare un segno distintivo che consentisse al pubblico di riconoscere facilmente i suoi prodotti. Tra le tante proposte inviate dagli impiegati, oltre 200, ne vennero selezionate solo 5. Da lì il progetto ebbe un’ulteriore impennata grazie alla collaborazione con l’università di Kyoto e agli atleti coinvolti nello sviluppo. Nacquero così le Stripes, da un lato elementi distintivi delle Onitsuka Tiger e dall’altro parti integranti nella progettazione dell’allacciatura con l’obiettivo di garantire una maggiore stabilità alla tomaia e migliori performance sportive. Dopo aver esordito sulle piste di atletica per le qualificazioni alle Olimpiadi, ci fu il grande debutto alla cerimonia di apertura ai Giochi del 1968, quando l’intera delegazione giapponese fece conoscere al mondo le Stripes Onitsuka Tiger indossando la versione da riposo, la Mexico Delegation.


Sull’etichetta e nelle solette il n° 66 ricorda la pista di atletica e l’anno del lancio delle Stripes
 

La versione 2016 riprende la bandiera de Sol Levante, con suola bianca e Stripes bianche sulla tomaia in suede rosso. Sulle solette interne la stampa del numero 6 richiama la pista di atletica e, l’anno del lancio, il ’66. Le Stripes Onitsuka Tiger sono diponibili anche in altre quattro combinazioni di colori: bianco e blu, blu e bianco, verde e bianco, e nero e nero.

Doppia tomaia in pelle per questa versione premium delle Chuck Taylor 
 
Stesso fascino del passato e nuovi contenuti per un’altra icona senza tempo, le Chuck Taylor All Star II di Converse, tra le più indossate sneakers di sempre. Molto più che scarpe sportive, le Chuck Taylor rappresentano un vero e proprio movimento culturale, uno stile di vita fatto proprio da spiriti alternativi di tutto il pianeta, accomunati dall’istinto unico e transgenerazionale di un modello di sneaker che si rinnova anno dopo anno. Nate sui campi di basket – Taylor era un fuoricclasse NBA – amate dagli artisti, ma divenute simbolo di creatività e self expression, dal loro debutto avvenuto nel lontano 1917, le Chuck Taylor sono una vera e propria ossessione degli appassionati. La All Star II resta fedele al suo DNA, ma la versione 2016 introduce nuove caratteristiche tecniche e di confort particolarmente interessanti. Per la prima volta Converse fa la sua apparizione la soletta interna Nike Lunarlon – Converse fa parte dell’universo Nike dal 2003 – che garantisce una migliore ammortizzazione e un miglior sostegno dell’arco plantare.


Dettagli fluo per una versione speciale delle Chuck Taylor

Alcuni dettagli emergono con evidenza anche sotto l’aspetto stilistico come il nuovo collare imbottito con schiuma, la linguetta antiscivolo a soffietto, la Pacth All Star in rilievo e gli occhielli tono su tono realizzati in metallo opaco.Oltre alle classiche colorazioni nero, bianco, rosso e blu, Converse presenta due nuove varianti. La prima versione, più classica, presenta una grafica a trattini su fondo nero abbinata a dettagli fluo mentre l’altro modello trae ispirazione dal mondo outdoor ed è caratterizzato da una doppia tomaia in pelle. 

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