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Hélène Darroze, la cucina è donna

Due stelle Michelin e l’ “oscar” al miglior chef 2015: ritratto dell’allieva prodigio di Alain Ducasse

miglior chef donna 2015
helenedarroze.com
Una volta l’Elena più famosa era quella di Troia. Oggi questo nome sembra portare fortuna al genere femminile, soprattutto in cucina. Per ora è suo il titolo di migliore chef donna al mondo: Hélène Darroze, proprietaria dei ristoranti di lusso “Hélène Darroze” a Parigi e “Hélène Darroze at the Connaught” a Londra, succede a Helena Rizzo, la chef brasiliana con trascorsi da modella che aveva vinto il premio nel 2015. Tra i premi consegnati lo scorso 1 giugno al 50 Best Restaurants Awardsm (in cui il “nostro” Bottura si è conquistato la medaglia d’argento) – una sorta di “oscar” della cucina internazionale – c’era anche l’ambito premio dedicato al miglior chef donna.
 
Classe 1967, Hélène è figlia di una una dinastia di cuochi affermata nel Sud-Ovest della Francia. E nella sua Nazione è considerata il simbolo della buona cucina, una sorta di “mito” dei fornelli. Si è guadagnata anche due stelle Michelin con la motivazione: “Riesce a coniugare talento e intuizione. Dice di ‘svelare le sue emozioni’ ispirandosi al suo territorio, le Landes (in Aquitania, ndr), così come ai suoi maestri (fra cui Alain Ducasse) e alla sua curiosità. Una cucina del cuore perfettamente in sintonia con l’ambiente, ovattato e dalle luci soffuse”.

 
Nel 2008 aveva preso il posto di Angela Hartnett, grande chef estimatrice della buona cucina italiana nonché amica e allieva di Gordon Ramsay, proprietario del Connaught. Al tempo, il critico gastronomico del Guardian Jay Rayner, aveva espresso il suo parere negativo riguardo due pietanze preparate dalla chef. Ma Hélène non si è data per vinta e i risultati non hanno tardato ad arrivare.
 
Sembrerebbe che la sua rinomata determinazione abbia addirittura ispirato il personaggio di Colette nel film Disney “Ratatouille”. Eleganza, stile decisamente francese e grande cura nella scelta delle materie prime sono le caratteristiche della cucina di Héléne. Nel 2012, il presidente francese Nicolas Sarkozy le ha conferito la “Legione d’onore” e il titolo di cavaliere. 
 
Dopo essersi diplomata all’Ecole Supérieure de Commerce de Bordeaux, entra a far parte del team di Alain Ducasse, nel prestigioso ristorante Louis XV, a Monaco. Tre anni trascorsi sotto la guida di Ducasse, sono bastati all’allieva prodigio per prendere il volo e così Hélène torna nel ristorante di famiglia, “Chez Darroze”, a Villeneuve-de-Marsan, prima di trasferirsi a Parigi e iniziare a farsi conoscere nel mondo dell’alta cucina. Uno dei suoi piatti tipici – il risotto al nero di seppia con seppioline e chorizo saltati, pomodori confit e spuma di parmigiano – è un esempio del suo stile di cucina, al tempo stesso complesso e semplice, ma anche impeccabilmente equilibrato. 

 
E’ stato proprio Ducasse a individuare il potenziale di Hélène; la chef ha dichiarato più volte di aver imparato dal maestro il rispetto per il gusto e la semplicità di una cucina che parte dai prodotti. Gli ingredienti sono i veri protagonisti dei suoi due ristoranti di Londra e Parigi: capesante giganti dalla costa scozzese, prosciutto Noir de Bigorre dalla Guascogna e nasello dai Paesi Baschi. Tra i suoi piatti più apprezzati il risotto allo champagne servito proprio con le capesante giganti scozzesi. 
 
I suoi chef ispiratori? Più d’uno; e tutti con caratteristiche di eccellenza e precisione. Da Ducasse ad Anna Hanson, passando per Thomasina Miers, Clare Smyth, Angela Hartnett, Skye Gyngell e Florence Knight. Una maggioranza di chef donne fra i suoi “favoriti”. Segno dell’indiscutibile maestria del gentil sesso ai fornelli.
 

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