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Marziane a Parigi: secondo giorno di sfilate

Un salto nello spazio e poi si torna sulla Terra. Alle sfilate parigine si vede questo ed altro

John Galliano per Martin Margiela
Getty Images

La settimana della moda parigina è entrata nel vivo con una seconda giornata di grandi nomi. Ha aperto le danze Courrèges, con una collezione dai connotati futuristici, quasi delle tutine spaziali di sartoria: i nuovi designer Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant hanno portato in passerella giacche, pantaloni, minigonne discrete ma caratterizzate da materiali come il vinile, lo suede, la pelle accostati a body di maglieria.

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Il grande protagonista della seconda giornata ha sicuramente il volto di John Galliano, che alla quarta collezione per Maison Margiela sfodera la sua proverbiale fantasia teatrale, mettendo in passerella uomini o donne indifferentemente distinti nel look. Il genere è fluido, gli abiti interscambiabili, e per quanto riguarda l’ispirazione c’è da scervellarsi a trovare indizi. Ci sono reti metalliche, acconciature da geisha, maglie a kimono, accessori anni Sessanta, make-up teatrale, come se un novello Ziggy Stardust fosse precipitato in Giappone alcune decadi fa a cavallo di un asteroide. Le borse candy contrastano con i guanti argentati, le gonne a sirena avvolgono come una coperta termica strappata e si portano con maglie in rete, i capispalla sono lunghi, androgini e dal sapore vintage.

Ci riporta sulla Terra Guy Laroche, che con una collezione titolata ‘Troubles in Paradise’ pone l’accento su contrasti stilistici acuti. Sono due i mood più evidenti e tra loro mescolati, il militare e il tropicale, con le palme sui cappotti in stile army, i top asimmetrici sembrano assemblaggi di costumi da bagno e uniformi, la decostruzione dei capi massimizzata in una scommessa piuttosto rischiosa che lo stilista Adam Andrascik ha deciso di lanciare.

Ha trovato la sua musa creativa per questa collezione in Gala Dalì lo stilista Alessandro dell’Acqua che ieri ha portato in passerella la primavera estate 2016 di Rochas. La moglie del grande artista si incarna negli abiti che mixano gusto barocco e tratti surrealisti, con motivi dorati che abbracciano la flora e le giraffe. Abiti più leggeri, ariosi, luminosi rispetto alle ultime collezioni, come afferma lo stilista stesso raccontando di un mondo immaginario dove Gala Dalì incontra i Beach Boys in California.

Conferma la tendenza regina della prossima bella stagione Dries Van Noten, ovvero l’abito (la giacca, il pantalone, la gonna) iper-decorato, abbondante di ricami, texture, disegni opulenti. Le donne portano giacche da uomo decorate con broccati su pantaloni ampi e gonne sotto il ginocchio, portate con collant stampati a contrasto. Non importa abbinare le stampe, basta che ogni pezzo dell’outfit ne abbia, per un guardaroba che diventa un caleidoscopio.