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Diversamente spose con l’abito a meringa

Matthan Gori disegna per la fashion week milanese un capo “militante” completamente rivestito del celebre dolce 

Abito meringa Matthan Gori
Matthan Gori
Si fa presto a rivendicare per le donne una dolcezza della figura aldilà degli stereotipi filiformi. Eppure a volte, la discriminazione e l’omogeneità dei modelli dominanti, influenzano a tal punto la moda che, nonostante le buone intenzioni, è quasi impossibile trovare abiti adatti e di qualità per le donne più formose.

Specialmente nei settori di abbigliamento più ad hoc, come quello degli abiti da sposa, trionfano forme aderenti e diete dimagranti killer, che rispondono al diktat della sposa asciutta e magra. Ma le cose cambiano e mentre i riflettori sono puntati sulla settimana della moda milanese, il settore vestiario immagina con ironia un diverso modo di essere spose. É il caso della Maison Matthan Gori che ha deciso di realizzare il primo abito a base di meringa della storia. Un capo ispirato a una femminilità burrosa, curvy e spiritosa. Dietro “La Meringata” un’idea semplice: 2000 dolcissimi dolci freschi di forno, in diverse sfumature, sono cuciti su una morbida veste da sposa, e sembrano fare la linguaccia ai lustrini e all’ossessione di un unico modello di femminilità.

In questo senso, l’iniziativa ha qualcosa di rivoluzionario. Sì perché il marchio è uno dei più famosi atelier da sposa del paese, che sposa la couture al design di innovazione avanguardistica. Non a caso anche il fondatore della casa di moda è uno dei simboli del melting pot felice tra culture. Matthan, nato a Istanbul da una famiglia di origini italiane ed israeliane, ha da tempo fatto tesoro della ricchezza culturale del proprio paese di origine, incrociandola con la sapienza sartoriale tricolore. Il risultato, oltre all’abito a meringa, sono collezioni dal sapore originale già premiate in passato da Elle Sposa, Elle, Vogue, Vogue Sposa, Vogue Accessory, Luxury24, IO Donna, IO Donna Wedding Book.