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Tutto quello che c’è da sapere sugli assistenti di volo

Non è solamente il personale che serve cibo e bevande e mostra dove sedersi: gli assistenti di volo hanno attitudini nascoste che in molti non conoscono

Assistente di volo
©iStockphoto
Spesso ci si immagina la vita ad alta quota particolarmente romanzata e in molti considerano quella degli assistenti di volo una carriera molto ambita, ma non sanno cosa c’è dietro. Innanzi tutto bisogna considerare che questa figura professionale nasce per mantenere al sicuro i passeggeri, in quanto è responsabile della vita di chi sale a bordo: bisogna immaginare delle persone che potrebbero salvare la vita di 300 passeggeri a 35 mila piedi di altezza, e non è certo cosa da poco a livello psicologico. Non si tratta dunque, di poter solo permettere una porzione in più nel piatto o una doppia vodka nel bicchiere, ma anche di sapere far fronte a situazioni di emergenza. Sono tenuti a rispettare rigide regole sul proprio aspetto, indossare una divisa e, soprattutto per quel che riguarda le compagnie medio orientali, sono ferrei sul colore dei capelli, l’acconciatura impeccabile, lo smalto verniciato in un certo modo e gioielli ridotti al minimo.

Le norme sull’aspetto non si fermano ai soli vestiti o accessori, ma viene verificato anche il peso corporeo ( e si sa che, quando si è costantemente in movimento, è difficile riuscire a mangiare sano). Gli assistenti di volo sono anche addestrati per far fronte a lieti eventi in alta quota: già, bisogna anche essere pronti a far nascere ed accudire un neonato se la situazione lo richiede. Che dire, poi, di quando si deve affrontare un passeggero particolarmente indisciplinato, o ubriaco, che può anche essere violento: steward ed hostess sono addestrati anche per i combattimenti corpo a corpo. Cosi come lo sono per affrontare le situazioni più disperate e per sopravvivere in condizioni estreme: come non ricordare, in questo caso, il tragico incidente aereo avvenuto sulla Cordigliera delle Ande il 13 ottobre del 1972 e i drammatici avvenimenti che ne conseguirono.

Senza contare che sono capaci di far fronte a possibili incendi a bordo: non è difficile immaginare come potesse essere facile questa eventualità quando si poteva ancora fumare sugli aerei. Altra qualità richiesta è quella di essere tolleranti e ben predisposti con tutti i colleghi (cosa non da poco al giorno d’oggi), poiché spesso il gruppo di lavoro a bordo di un aereo si ritrova insieme per la prima volta a causa delle continue rotazioni degli equipaggi: ecco perché bisogna essere particolarmente socievoli ed andare ben oltre le differenze sociali e culturali. A tutto questo si aggiunge il fatto che neanche loro sono immuni al jet leg, specie dopo un paio di turni a lungo raggio dove ci si riposa poco e niente, e che molte compagnie aeree fanno lavorare hostess e steward sia al check in prima del volo e poi a bordo. Ecco perché, a parte la buona educazione che non deve mai mancare, è bene essere sempre gentili con gli assistenti di volo: sono persone, non robot, come spesso lamentano.

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