Pubblicato il

Marrakech tra palazzi reali e suq di strada

Due passi nella città più affascinante del Marocco in occasione di offerte speciali che propongono soggiorni stile Mille e una notte nel cuore della medina.

Marocco Hotel La Mamounia
Courtesy of ©Moroccan National Tourist Office

Marrakech la rossa, Marrakech la magica, Marrakech la mitica…. Sono tanti gli aggettivi che si possono usare per descrivere la più affascinante città del Marocco. Il primo impatto potrebbe anche essere scioccante, ma se vi lascerete andare al suo ritmo, un mix di lentezza e  caos, ai colori, ai suoni, ai suoi profumi, riuscirete a percepirne tutta la bellezza.

Marrakech è nel sud del Marocco, a circa 150 km dall’Oceano Atlantico e a soli 50 km circa in linea d’aria  dall’Alto e Medio Atlante. E’ la seconda città del paese. Ed è sicuramente la città più prospera del sud. Ma nonostante ciò, Marrekech non ha l’aspetto di una metropoli. La città vecchia, la medina, è chiusa entro le mura ed è ben conservata. La città nuova si sviluppa ad ovest delle mura con i quartieri abitati dai residenti (Gueliz, Semlalia) o popolati da alberghi a 5 stelle (Hivernage). Sul lato opposto rispetto alla Medina, si estende invece un’ampia oasi (Palmeraie), sede di ricche dimore e di qualche grande hotel.

Il suo centro pulsante però, quello intorno al quale si snoda la città vecchia, è la Piazza  Djemaa El Fna.  Di giorno è animata da bancarelle, dai carretti delle spremute d’arancia, da professionisti dell’hennè,  da suonatori e incantatori di serpenti. Di sera diventa un luogo dove si può mangiare spendendo molto poco, e più tardi ancora si trasforma in una sorta di palcoscenico per  musicanti, acrobati, danzatori e cantastorie.

Tra i monumenti da non perdere: la moschea Kutubiya, sovrastata dall’ omonimo minareto,  alto oltre settanta metri, utile punto di riferimento per non perdersi. La Medersa (madrasa) Ben Youssef che risale al XIV secolo. La moschea della Kasbah, il cui minareto è stato restaurato negli anni ’60. Le Tombe Sa‘didi un complesso funerario tornato alla luce nel 1917, uno dei monumenti più interessanti di Marrakech. Il Palazzo Reale, o  Palazzo al-Badi o per meglio dire le sue rovine, uniche testimoni degli antichi fasti, su cui nidificano le cicogne, animale sacro qui a Marrakech.

E per un piacevole momento di pausa e di quiete, il luogo ideale è il Museo di Marrakech, aperto nel 1997 all’interno di una ricca abitazione del XX secolo, sede di mostre temporanee dedicate al Marocco e alla sua arte. Poco fuori della città vecchia vale la pena visitare i giardini Majorelle, dall’omonimo artista francese che agli inizi del secolo scorso si stabilì a Marrakech. Villa liberty, giardino lussureggiante e quel blu intenso che ha preso il nome di “blu Majorelle”. Per anni è stata la residenza di Yves Saint-Laurent e Pierre Bergé, e furono loro a riaprirla al pubblico.

C’è aroma nei suk , e freschezza, e varietà di colori. L’odore, che è sempre piacevole, cambia poco a poco secondo la natura delle merci. Non esistono nomi né insegne, e neppure vetrine. Tutto ciò che si vende è in esposizione. Non si sa mai quanto costeranno gli oggetti, né essi hanno infilzati i cartellini dei prezzi, né i prezzi sono fissi.” Così, a metà degli anni ‘50, lo scrittore cosmopolita Elias Canetti (Le voci di Marrakech) descriveva i suk di Marrakech, un dedalo di viuzze e piazzette dedicate alle varie attività artigianali. Oggi, fortunatamente, i suk non sono molto cambiati ed è ancor molto facile, e anche piacevole, perdersi  in quel labirinto. Il momento migliore per visitarli, quello meno affollato di turisti, è la mattina presto o anche il tardo pomeriggio quando, tra l’altro, è facile strappare i prezzi migliori.

Non va dimenticato che la cucina marocchina è eccellente e potrete trovare molti ristoranti di ogni livello dove gustare i piatti della tradizione. Al Dar Moha (dal nome dello chef) potrete provare una cucina tradizionale rivisitata, negli ingredienti e nella dimensioni delle porzioni. Il Narwama è un ristorante fusion all’interno di un palazzo del diciottesimo secolo, cucina thai e marocchina,  musica lounge e jazz in sottofondo.
 
Per dormire la scelta è vastissima, si va dai grandi e lussuosi hotel  di Hivernage e de La Palmeraie agli affascinanti e più intimi riad della Medina. La Mamounia (nella foto) uno dei più rinomati hotel di lusso della città, riaprirà nella primavera del 2009. Tra i riad della medina segnaliamo il Dar Darma, a pochi passi dalla Medersa Ben Youssef, che ha recentemente inaugurato due nuove suite, la Suite Patio e la Suite degli Specchi. Inoltre, per soggiorni di due notti dal 1 al 23 dicembre, il riad offre gratuitamente il servizio di personal shopper.

Infolink:
www.darmoha.ma
www.dardarma.com
www.mamouinia.com
www.visitmorocco.com