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Alla scoperta dei nuovi Patrimoni Unesco

Sono 26 i nuovi siti decretati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Tour del mondo alla scoperta delle nuove meraviglie

Rabat, Marocco

Se vi siete ridotte all’ultimo minuto e ancora non avete idea di dove andare in vacanza, con agosto alle porte potreste trovare qualche fantastica offerta last-minute per destinazioni esotiche, o qualche pacchetto per luoghi relativamente vicini ma paradisiaci. Perché dunque non indirizzare la scelta verso una meta che sia talmente bella da essere stata inclusa tra i Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco?

Sono 26 quest’anno le località che si inseriscono nella lista mondiale, di cui 6 new entry tra le meraviglie naturali. Alcune facilmente raggiungibili, come Rabat, capitale del Marocco, che si va ad aggiungere alle già numerose località del Paese incluse nell’elenco. C’è una nuova città anche nel vicino Portogallo, ed è Elvas, presidio di frontiera. All’altro estremo d’Europa, troviamo la Russia con il Parco naturale dei Pilastri di Lena, regno del cervo muschiato siberiano, e la Svezia con le case coloniche di Hälsingland. Tornando alle nostre latitudini, le miniere di mercurio di Idria (Slovenia) si sono meritate la nomina, così come i siti minerari della Vallonia belga e di Calais (Francia). In Germania, il teatro dell’Opera Margraviale di Bayereuth.

Per la prima volta contemplata nell’elenco, una meraviglia della Palestina, la Chiesa della Natività a Betlemme, sito la cui nomina ha provocato non pochi contrasti politici. E per far contenti tutti, anche Israele ha avuto la sua new entry, le grotte di Nahal Me’arot/Wadi el-Mughara presso il famoso Monte Carmelo. Il sito neolitico di Çatalhöyük è valso la nomina anche alla Turchia. Nel Bahrein, la raccolta delle perle, anche se non è un luogo fisico, è entrata a pieno titolo. L’Iran entra in lista con la moschea di Masjed-e Jamé, ad Esfahan e con Gonbad-e-Kavus, città nota per la sua torre-mausoleo.

Un poco più distante, ma sempre facile da raggiungere, in Brasile il nuovo Patrimonio dell’Umanità nell’ambito Paesaggio Culturale Urbano è la vivace Rio de Janeiro, prima città ad entrare in questa categoria.

Ma andiamo verso luoghi più inesplorati, e troviamo il patrimonio archeologico della Valle di Leggong, Malesia, Bali con il suo ‘paesaggio culturale’, e la laguna delle Rock Island di Palau (Micronesia). La Cina ha guadagnato due posizioni, con il sito che conserva i fossili più antichi del mondo, Chengjiang, e l’antica città di Xanadu, ex provincia autonoma della Mongolia. In India, la meravigliosa catena montuosa delle Western Ghats, nel Kerala.

Cinque stati dell’Africa sono stati premiati. La Repubblica Centrafricana è entrata con il suo secondo patrimonio (in ordine cronologico), il parco di Sangha Trinational, regno degli elefanti e con esso anche la Repubblica del Congo che ne condivide l’area naturale. Ancora, il Senegal con i paesaggi culturali del paese dei Bassari, una delle etnie più isolate e ‘intatte’ del continente. Il Ciad si inserisce con i Laghi di Ounianga mentre la Costa d’Avorio con la città storica di Grand-Bassam.

Manca qualcosa? Ebbene sì, in Italia l’unico luogo candidato era la regione delle Langhe, che però non è stata scelta. Ciò nonostante, il Belpaese rimane detentore del primato mondiale, con 47 siti Patrimonio dell’Umanità.