Pubblicato il

America Oggi; alla scoperta del One World Trade Center

Dati, segreti e caratteristiche futuristiche; inaugurato il grattacielo più alto dell’Occidente 

One World Trade Center
La Presse
Se fosse un volatile sarebbe sicuramente un’araba fenice capace di risorgere dalle ceneri. Eppure, il nuovo One World Trade Center, disegnato da David Childs dello studio Skidmore, Owings & Merrill (SOM),  appena inaugurato il 3 novembre 2014, di leggero non possiede nulla se non la fantasia dei suoi progettisti che è stata decisamente capace di volare molto in alto.

L’enorme grattacielo, il più alto dell’Occidente e il quarto nella classifica mondiale, è infatti una mastodontica struttura di vetro e acciaio di 541 metri di altezza, costruita in sette anni, con 104 piani, il cui budget finale ammonta intorno ai 3,9 milioni di dollari.

Tuttavia, il grattacielo costruito per guardare al futuro dopo i terribili attentati dell’11 settembre è soprattutto, aldilà dei dati strutturali, un gioiello ingegneristico dalle infinite simbologie, e dai mille volti, capace di testimoniare con orgoglio la capacità di un paese di realizzare progetti incredibili. Ecco perché.

 
Una grandezza al quadrato e tante scale. La base dell’edificio è un inno alla regolarità delle forme e alla forza dell’equilibrio. 200 piedi per 200 piedi è infatti la misura cubica delle fondamenta. Per percorrerlo in lungo la struttura è dotata di 9 scale e 70 ascensori. 
 
I nuovi coinquilini. Non si tratta di un vero e proprio mistero ma è interessante notare come i primi abitanti del nuovo grattacielo siano i dipendenti della Condè Nast America, la celebre casa editoriale che possiede, tra gli altri, il magazine Vogue. E chi meglio del gruppo imprenditoriale che ha fatto del mito dell’estetica il proprio marchio di fabbrica, poteva essere interessato all’affermazione di uno status quo di tale calibro e significato. 
 
Sulla vetta con l’alfabeto Morse. Quando pensate di essere arrivati in cima, l’attesa si prolunga ancora verso l’alto. Infatti il grattacielo è sovrastato da un’antenna radio che raggiunge l’altezza di 1776 piedi, come la data della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America. E l’omaggio non è solamente alla storia del paese ma anche alla storia della città. Un faro infatti lampeggia in alfabeto Morse, proiettando la lettera N di New York durante tutto il giorno. 
 
Vertigo in ascensore. Nessun pulsante o bottone e una velocità capace di raggiungere i 610 metri al minuto. Sostenibilità. Il 90% degli spazi del grattacielo usa la luce naturale durante il giorno grazie alle immense vetrate della struttura. Tanti segreti, e tantissimo lavoro quindi per uno dei simboli più vigorosi dell’America che pensa al futuro con positività.