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Feldheim: la prima comunità energetica autonoma

In Germania è nato un esempio straordinario di indipendenza e sostenibilità energetica per tutto il mondo

Ecosostenibilità
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Oggi pare che anche l’impossibile sia divenuto possibile. La realtà quotidiana vuole, infatti, che un’intera meittà abbia smesso di affidarsi ai combustibili fossili ed all’energia nucleare per diventare totalmente “eco-friendly”. Ebbene si, anche sul pianeta Terra esiste un luogo dove gli stessi abitanti hanno contribuito con le proprie tasche alla costruzione della propria rete elettrica a impatto zero. Il suo nome è Feldheim, cittadina indipendente al 100% dall’energia.

Feldheim è un comune di appena 150 anime, situato ad un centinaio di chilometri a sud di Berlino e la cittadina diede inizio al passaggio verso le energie rinnovabili attorno al 1990. Circa 25 anni fa vennero infatti installate le prime turbine eoliche per sfruttare i forti venti della regione. Ben presto, però, il numero di mulini a vento triplicò ed oggi sulla collina che domina il centro abitato si contano bene 47 pale eoliche.

Ma non solo, qualche anno più tardi i residenti di Feldheim decisero di investire 3.000 € ciascuno per installare sui tetti delle proprie abitazioni impianti solari domestici. Questa brillante iniziativa portò, nel giro di soli tre anni, il costo dell’elettricità a diminuire del 30%. Non ancora soddisfatti, nel 2008 i cittadini deciso di  investire un’ulteriore somma di 170.000 € per la costruzione di una centrale a biogas che utilizza liquami degli allevamenti e scarti della lavorazione del mais per la produzione di acqua calda per il riscaldamento.

Oggi risulta essere uno dei pochi centri abitati indipendenti al 100% dalla rete elettrica. L’utilizzo dell’energia prodotta viene gestito dai residenti stessi, i quali devono applicare sanzioni in caso di sovra-sfruttamento. Inoltre, succede spesso che la produzione energetica superi le esigenze della città e l’eccesso viene venduto alla rete regionale.