Pubblicato il

Decapare un mobile con il fai da te

Ottenere quell’effetto antico e un po’ shabby tanto in voga con la tecnica decapé

Legno vintage
istockphotos

Impossibile non aver notato come uno stile a cavallo tra il vintage e lo shabby-chic sia diventato preponderante nell’arredamento di locali, ristoranti, esercizi commerciali in genere e, naturalmente, nelle case più trendy. I mobili antichi, d’antiquariato, restaurati, di recupero con le loro venature legnose e tinteggiature scrostate ad arte sono oggetto dell’estetica vintage che abbraccia lo stile hipster e country, romantico e marinaro. Anche, e soprattutto, nelle case.

Questo trend ha portato con sé la riscoperta di una tecnica di finitura dell’arredamento in legno chiamata decapè, ovvero un modo di colorare e trattare il mobile fino a farlo sembrare antico anche se non lo è. Il falso antico dona un aspetto più o meno scenografico a seconda dei colori che si decide di usare, in ogni caso rende un ambiente accogliente e ricercato, che imita gli effetti del tempo rendendo un mobile ‘vissuto’. Decapare non è difficile, con il fai da te si ottengono ottimi risultati, magari cominciando da piccole mensole o complementi d’arredo poco importanti per prendere la mano (un vaso per esempio). Una volta imparata la tecnica la si può applicare a pensili, mobili di ogni genere, infissi, sedie, cornici purché in legno. I legni ricchi di venature tendono a dare risultati migliori.

Quello che ci proponiamo è di ‘graffiare’ la superficie verniciata del legno, per far emergere in modo irregolare il colore sottostante (che in un mobile antico sarebbe l’originale). Occorrono pennelli, vernice acrilica satinata in due colori almeno, uno per la base e uno da applicare sopra per poi spazzolarlo (se siete abili potete aggiungerne un terzo per dare maggiori sfumature), una spugna o spazzola metalliche – o carta abrasiva a grana grossa – ed una cera finale o una lacca se volete dare l’effetto leggermente lucido. Prima di applicarvi sul mobile fate una prova sul retro, o su una pezzo di legno della stessa essenza per essere sicure della tonalità finale, cera inclusa che può cambiare ulteriormente l’effetto.

Stendete prima una mano del colore scelto per la base in modo uniforme seguendo il verso delle venature, senza abbondare con la vernice. Lasciate asciugare o accelerate il tutto con il phon. C’è chi a questo punto stende una mano di smalto ad acqua che fissa il colore, ma in seguito rende più difficile la spazzolatura perché si rischia di grattarlo via. Se siete alle prime armi, meglio fare senza. Quando la base è asciutta, passate con l’altro colore scelto, che avrete diluito molto con acqua perché in questo modo penetrerà meglio nei pori del legno. Una volta asciutta anche la seconda mano di colore, procedete con la spazzolatura grattando con piccoli movimenti circolari e verticali fino a togliere tanto colore quanto desiderate. Man mano che gratterete via il secondo colore riemergerà quello di base. Quando avrete finito e sarete giunti al risultato che preferite (più spazzolate più colore toglierete) passate due mani di cera a distanza di 12 ore l’una dall’altra. Per quanto riguarda la scelta delle vernici, non avete limiti agli abbinamenti, ma particolarmente eleganti risultano gli accostamenti di bianco e grigio o carta da zucchero, di grigio e verde acqua, di bianco e blu, grigio e lilla, oppure per dare una nota calda di nero e rosso scuro. Per un effetto naturale potete scegliere il semplicemente il bianco e il marroncino.

Potrebbe interessarti