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Trucco da effetti speciali

Mostri, gnomi e creature fantastiche. Viaggio nel mondo degli special make-up effect accompagnati da Stefano Pizzolitto, creator designer di effetti speciali per il cinema e la TV.

trucco cinematografico

Body art, protesi facciali, mostri, gnomi, creature fantastiche, riproduzioni anatomiche umane ed animali; ma anche ferite, cicatrici, ustioni, colpi d’arma da fuoco, fino all’invecchiamento cutaneo, arrivando al sottile universo animatronico, ovvero la progettazione e lo sviluppo tecnico di robot, con meccanismi remote control a più gradi di libertà. L’altra faccia del trucco insomma, quello cinematografico e televisivo degli effetti speciali, in grado di dare forma e vita al mondo del fantastico e dell’irreale, plasmato con abilità certosina da professionisti, grazie all’impiego di schiume a freddo e a cottura, gel di silicone, lattici prevulcanizzati, resine acriliche e poliuretano espanso.

“In meno di cento anni le tecniche di trucco ed effetti speciali si sono guadagnate il titolo di arte ed un posto di primo piano nella produzione dell’intrattenimento, per un semplice motivo: rendono reale l’irreale” racconta Stefano Pizzolitto, production manager, designer ed insegnante dell’International Make Up Artist Studios Roma e promotore di Virtuals Production, progetto di live act ed eventi performativi nelle più grandi discoteche italiane e non, dal Cocoricò di Riccione allo Space di Ibiza per le serate del Diabolika. Stefano Pezzolitto, classe 1970, diplomato all’istituto d’arte di Parma, ha iniziato per gioco in discoteca sperimentando il body paiting sulla scia di quel Keith Haring che, nel 1984, diede impulso ad una pratica ancestrale come quella della decorazione del corpo, dipingendo in tutta la sua estensione la pantera nera Grace Jonce con graffiti bianchi, rifacendosi ai rituali della tradizione Masai; esperienza testimoniata dall’obiettivo del fotografo Mapplethorpe.

Poi l’incontro con Martin Miller della Kryran, società hollywoodiana che produce prodotti make up effect dal 1940, guru della prospetica, (lo studio della realizzazione di protesi facciali) che divenne il suo maestro. Oggi collabora con Buenavista International, Columbia Tristar film, Eagle Pictures, Medusa Film, Sony PlayStation, Mediaset e tanti altri e per Richard Taylor, super visore effetti speciali della società neozelandese Weta Workshop, ha lavorato protesi impiegate nel film “Il Signore degli Anelli” (2001) di Peter Jackson.

Come vengono realizzate le protesi cinematografiche?
“Sull’immagine dell’attore si elabora il progetto grafico del lavoro. Segue il calco completo di viso e testa e la riproduzione in gesso della protesi scolpita in creta o plastilina. E’ questa la fase più importante del processo di creazione; da qui si vede la mano dell’artista e la sua abilità. Una volta riprodotta, la protesi verrà adattata con dei collanti speciali. Poi si passa al trucco vero e proprio”.

Quali sono i campi di applicazione?
“Film horror, fantasy, videoclip, tutto ciò che comporta la trasformazione di un attore, sia del personaggio sia per quanto riguarda le modificazioni corporee. Le nuove frontiere degli effetti digitali poi, supportate da prototipi manuali, è ampissima”.

E per quanto riguarda il boby painting?
“Ho impiegato lo special make up su corpo sia per eventi live in discoteca sia nel cinema. Per il film “Mater Natura” di Luigi Desole, in fase di lavorazione, ho ricreato il corpo di una ragazza annegata con trucchi atossici a base di acqua della Kryran, che non danneggiano la pelle, garantendone ossigenazione e traspirazione”.
Un’arte, quella degli special make up effects, in grado di ricreare sogni o incubi: un universo affascinante dove tutto è possibile e dove l’impossibile diventa realtà. Per saperne di più?

www.virtualsproduction.com
www.myspace/virtualsproduct.com

International MAKE UP Artist Studios ROMA by Stefano Pizzolitto
Via Giuseppe Peano n° 22/24, Roma
s.pizzolitto@virtualsproduction.com
info@virtualsproduct

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