Fate fatica a riporre nell’armadio bikini e costume da bagno? Amate sole e mare tutto l’anno? Vi piacciono le storie di pirati, velieri e tesori sommersi? Fate snorkelling persino nella vasca da bagno? Allora è il caso di correre ai ripari e di approfittare delle vacanze di Natale per attraversare l’Oceano Atlantico e approdare nel meraviglioso Mar dei Caraibi. Lì non avrete che l’imbarazzo della scelta per trascorrere un capodanno in spiaggia, al ritmo di calypso e al sapore di rum.
Partiamo dalle Isole Vergini Britanniche, zona orientale dell’arcipelago, (la zona occidentale è occupata dalle isole vergini americane). Una sessantina di isole, isolotti e scogli, di cui solo 16 abitate, e18 parchi naturali, tutti accarezzati dagli alisei, con una temperatura piacevole sempre intorno ai 27 gradi. Sono una più bella dell’altra. Tortola, l’isola delle colombe da cui il nome, è la più grande, (è qui che c’è la capitale Road Town) ed evoca storie di pirati e antichi galeoni. La vicina Virgin Gorda che fu, poco elegantemente, battezzata da Colombo ‘vergine grassa’ per la sua forma tondeggiante al centro e sottile alle estremità, vi svelerà tesori naturali straordinari come the baths, grandi rocce granitiche che nascondono meravigliose piscine naturali, anfratti e grotte.
Ed è sempre in questo arcipelago che il fondatore della Virgin Records noto per le scelte eccentriche e le iniziative all’avanguardia, Sir Richard Branson, possiede un’ isola, Necker Island, dove è possibile soggiornare, ahimè a costi piuttosto proibitivi. Ma la vera esperienza è trascorrere il Capodanno al Foxy’s Tamarind Bar dell’isola Jost Van Dyke. Questa piccola isola di soli 10 kmq e poco più di 200 abitanti deve il suo nome ad un famigerato pirata olandese e questo bar deve la sua fama al suo eccentrico proprietario, Foxy Callwood. Sense of humour, voglia di divertirsi e far divertire i suoi ospiti, sono le caratteristiche che hanno reso famoso lui e i suoi party e hanno fatto diventare il suo locale il terzo luogo al mondo dove trascorrere la notte di Capodanno (dopo le celebri Times Square a New York e Trafalgar Square a Londra.).
Altro arcipelago da sogno, ancora non stravolto dal turismo, è quello di Saint Vincent e Grenadine che, nonostante il nome ingannevole, è un unico stato. Ex-colonia inglese oggi fa parte del Commonwealth. E’ formato da circa 125 isole di cui moltissime disabitate, ed anche per questo è molto amato dai velisti. La capitale è Kingstown, a Saint Vincent isola principale dell’arcipelago. Isola di origine vulcanica dominata dal sempre attivo La Soufrière, nasconde all’interno della sua fitta foresta pluviale moltissime bellezze naturali. E’ la più grande ma è molto tranquilla e poco mondana. Pochi chilometri a sud c’è Bequia, porta di accesso alle Grenadine. Una barriera corallina di quasi 250 metri ne fa uno dei punti di attracco più sicuri per barche e yacht. E’ la più grande delle Grenadine ma è solo 15 chilometri quadrati. Da non perdere il Santuario delle Tartarughe, e una passeggiata sul Mount Pleasant da cui si può godere un fantastico panorama.
Le isole di Mustique sono più mondane ed esclusive ma è Canouan Island a possedere l’unico campo da golf dell’arcipelago, il Trump International Golf Club. Le più piccole, ma abitate e dotate di strutture alberghiere, sono Mayreau, Palm Island e Carriacou. Mentre i 5 isolotti deserti di Tobago Bay si raggiungono solo in barca per una escursione, e sono una incantevole Riserva Naturale Protetta, paradiso per sub e snorkeling.
Motivo in più, semmai servisse, per programmare una vacanza in questi luoghi paradisiaci è il Nine Morning Festival. Concerti, competizioni, musica e danze che per nove giorni, dal 16 al 24 dicembre, animeranno l’arcipelago per festeggiare l’arrivo del Natale.
Link utili
www.bvi-turismo.com
www.svgtourism.com
www.neckerisland.com
www.sugarmillhotel.com
www.fortrecovery.com/tortola
www.fortrecovery.com/bequia
www.friendshipbay.vc
www.psvresort.com
www.youngisland.com
