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A 200 anni dalla nascita del celebre naturalista inglese: “Darwin 1809 – 2009” la più ampia mostra rivolta al grande pubblico mai realizzata sullo scienziato inglese.

Darwin

A duecento anni esatti dalla nascita del grande scienziato e a centocinquanta dalla pubblicazione dell’Origine delle specie, inaugura nella splendida sede del Palazzo delle Esposizioni di Roma Darwin 1809–2009, la mostra successivamente si trasferirà a Milano nella prestigiosa sede espositiva della Rotonda della Besana.

Darwin 1809–2009 si basa sulla spettacolare mostra internazionale dedicata al padre della teoria dell’evoluzione dall’American Museum of Natural History di New York, in collaborazione con il Museum of Science di Boston, The Field Museum di Chicago, il Royal Ontario Museum di Toronto e il Natural History Museum di Londra. Dopo essere stata nelle più importanti capitali del mondo, la mostra approda anche in Italia in una versione appositamente adattata e ampliata per il nostro paese da duegrandi evoluzionisti come Niles Eldredge e Ian Tattersall.

Due secoli sono passati dalla nascita del grande naturalista inglese e ancora la teoria dell’evoluzione è al centro del dibattito culturale, per i suoi contenuti scientifici in rapido aggiornamento e per le sue implicazioni filosofiche generali circa “il posto dell’uomo nella natura”. Nel solco di una tradizione espositiva coltivata da più di un secolo presso l’American Museum of Natural History di New York, la mostra newyorkese, la più importante rivolta al grande pubblico mai realizzata su Charles Darwin, intreccia i linguaggi della storia, della narrazione, delle scienze naturali, della filosofia della scienza e delle ricerche sperimentali contemporanee più avanzate. La biografia avventurosa del giovane Darwin, le sue complesse relazioni familiari, l’immersione nella cultura inglese dell’epoca e nei suoi conflitti, il celebre viaggio attorno al mondo di cinque anni diventano espedienti suggestivi per raccontare la nascita di un’idea rivoluzionaria, le domande iniziali, le scoperte entusiasmanti, i prodromi di un’idea, le incertezze, i timori, il lungo silenzio e infine la pubblicazione che fece tanto scalpore, nel 1859.

La mostra introduce il visitatore alla costruzione della teoria dell’evoluzione, a partire dalle prime intuizioni e dalle prime evidenze empiriche, per giungere agli schemi incipienti della trasformazione delle specie e della loro parentela universale e approdare infine alla formulazione della teoria per cui Darwin divenne famoso, la selezione naturale come motore del cambiamento in natura. Il concetto della mostra ruota quindi attorno ad un’ipotesi precisa di storia della scienza e di filosofia della scienza, perché Darwin fu un forte innovatore non soltanto in campo naturalistico, ma anche nel suo metodo di fare scienza e nella sua capacità di connettere schemi osservativi diversi.

Fra biografia intellettuale e storia delle idee, l’uomo e lo scienziato percorrono insieme un romanzo di formazione che viene toccato con mano dal visitatore, attraverso ricostruzioni, tassidermie ed esemplari vivi degli animali che furono cruciali per la scoperta dell’evoluzione per selezione naturale, attraverso gli scenari geologici che furono indispensabili per il suo apprendistato scientifico, attraverso fossili di animali estinti e altri reperti che raccolse durante il viaggio, attraverso i manoscritti, le lettere e gli appunti del giovane naturalista, attraverso gli oggetti delle osservazioni casalinghe e degli esperimenti con piante e animali condotti per quarant’anni nella campagna del Kent.

L’opera di Darwin si completa con le osservazioni sull’espressione delle emozioni negli animali e nell’uomo, con i raffinamenti successivi dell’Origine delle specie fino alla sesta edizione del 1872 e con un cospicuo numero di monografie meno note, ma non meno suggestive per comprendere la mente del grande naturalista che ha fondato la moderna biologia.
La mostra vanta una grande quantità di preziosi inediti mai esposti al pubblico italiano fino ad ora.
Particolare rilievo hanno i primi taccuini che Darwin scrisse al ritorno dal suo viaggio, rimasti nascosti per decenni dopo la sua morte e solo recentemente decifrati e pubblicati in edizione critica. È poi possibile ammirare una riproduzione fedele, a grandezza reale, dello studio di Darwin a Down House, dove passò gran parte della sua vita scrivendo e conducendo le sue ricerche. Le sezioni dedicate al viaggio del Beagle e alla teoria dell’evoluzione contemporanea sono particolarmente suggestive, grazie alla miscela di documenti, oggetti, immagini, paesaggi, modelli e tassidermie di animali e piante, ma anche animali vivi come armadilli, iguane e anfibi.

Un’esposizione di grande impatto sul pubblico, che unisce la spettacolarità al rigore espositivo, l’immersione emotiva ed estetica in un viaggio intellettuale e reale mozzafiato alla cura meticolosa degli oggetti esposti, rivolgendosi a un pubblico di età molto diverse e fornendo alle scuole una straordinaria ricchezza di spunti di approfondimento.

Darwin 1809 – 2009
12 febbraio – 3 maggio 2009

Roma, Palazzo Esposizioni
A cura di Niles Eldredge, Ian Tattersall e Telmo Pievani