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Dance, nient’altro che dance

Appena ventitreenne ha conquistato le vette delle classifiche dance di mezzo mondo. Una miscela di sonorità pop anni’70 ed ’80 e cassa che piacerà a quanti concepiscono la musica come la colonna sonora dei propri ‘ancheggiamenti’.

Lady Gaga
LaPresse

Dovrebbe essere solo un fenomeno adolescenziale, come potevano essere i Duran Duran o gli Spandau Ballet durante gli anni’80. Invece negli “iperpop” anni duemila, l’adolescenza non finisce mai e le icone che solo vent’anni fa avrebbero fatto sballare schiere di ragazzini impazziti, ora fanno andare fuori di testa schiere di trentenni impazziti.

Capita così che con 3 singoli all’attivo, un album d’esordio e un tam-tam mediatico pazzesco che sta esplodendo in rete, Stefania Gabriella Germanotta in arte Lady Gaga  promette di diventare il nuovo fenomeno disco-pop. La ventitreenne newyorkese di chiare origini italiane, giorno dopo giorno riscuote sempre più consensi, i media se ne occupano e il pubblico fa salire i suoi brani alle vette delle classifiche.

Il singolo d’esordio Just Dance ha raggiunto la posizione numero due della Dance Chart USA, e addirittura la vetta in Canada e Australia. Il secondo singolo Beautiful Dirty Rich ha avuto meno fortuna ma è stato scelto dalla ABC per promuovere il telefilm campione d’ascolti “Dirty Sexy Money”.  Sorte simile è toccata a Poker Face, ultimo estratto dall’album The Fame (rilasciato da poco su etichetta Interscope) incluso nella colonna sonora di un episodio di “Gossip Girl”.

La ragazza punta su un look provocante, colorato e vistoso, è sibillina sui suoi orientamenti sessuali e gioca a fare la monella trasgressiva. Le sonorità disco-pop che ultimamente vanno tanto di moda, plagiate apertamente da Bowie e dai grandi successi dance degli anni’70, e i video glamour fanno il resto. Altra sua grande fonte di “ispirazione” sono ovviamente i Queen, infatti il nome d’arte della giovane Stefania è ispirato alla canzone Radio Ga Ga. Le sue muse sono personaggi come Madonna e Donatella Versace; è stata in tour con i New Kids On The Block, adeguatamente scongelati direttamente dagli anni’80, e ha scritto due brani per il nuovo disco di Britney Spears, Quicksand e Amnesia.

Quello che Lady Gaga sembra aver maggiormente preso dai suoi miti è però la determinazione a diventare famosa, più che la passione per la musica. Se infatti leviamo tutto il corredo di lustrini e stelle filanti, quello che rimane è una dance abbastanza scontata e noiosa. Questo però è esattamente quello ciò il pubblico mondiale vuole: una macchina dello spettacolo che crea l’illusione e poco contenuto, perché pensare troppo fa male. Questo la giovane Germanotta l’ha capito molto bene tanto che ha creato intorno a se uno studio chiamato Haus of Gaga, composto interamente da under24, che si occupa costantemente della creazione della sua immagine.

Non è un caso che ad un intervista a Panorama abbia dichiarato: “In realtà tutti vogliamo essere famosi, tutti desideriamo il nostro quarto d’ora di celebrità. Per me 15 minuti sono pochi, quindi sto facendo di tutto perché il sogno si prolunghi”. Insomma, sembra che la giovane signorina sia interessata a tutto fuorché alla musica; tanto, come lei stessa ha affermato, non ha altre velleità se non quella “di farvi muovere le chiappe”.

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